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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Incursione dei lavoratori della partecipata al convegno della Uil

I grandi temi che attanagliano il Salento al centro della discussione. Il segretario nazionale Barbagallo sulle partecipate: "Prima dei tagli considerare i servizi e le persone"

LECCE - “Sviluppo, efficienza e solidarietà. Lavoro e pensioni oggi e domani”: questo il tema scelto da Uil per il convegno che si è tenuto questa mattina presso l’hotel Tiziano e che ha visto, tra gli ospiti, la partecipazione del segretario nazionale Carmelo Barbagallo.

L’occasione è stata utile per una bonaria “incursione” dei lavoratori di Alba Service che hanno voluto esporre a Barbagallo la complessa vertenza che attanaglia la società partecipata dalla provincia di Lecce. “Vi siamo vicini – ha replicato il segretario – : in tutta Italia abbiamo 9mila partecipate e siamo d’accordo sul fatto che occorre ridurle. Tuttavia, prima di procedere con i tagli, bisogna capire che fine fanno i servizi e i lavori interessati. Per questo abbiamo già chiesto al governo di discutere seriamente il problema delle partecipate, perché quella in atto ad oggi è una vera e propria strage. Continueremo a fare pressione e stiamo pensando a una mobilitazione nazionale su questo tema”.

La presenza a Lecce di Barbagallo ha anche consentito di avviare una discussione approfondita sui grandi temi che attanagliano la vita di tanti salentini: lavoro (che non c’è), contrattazione, pensioni, crisi economica, giovani e sviluppo. “Sul nostro territorio – ha spiegato il segretario provinciale Salvatore Giannetto - la disoccupazione giovanile è al 55 percento e quella femminile al 60 percento. Giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni, un’intera generazione che non conosce cos’è il lavoro. La nostra provincia rischia di perdere le sue vocazioni manifatturiere e di non riuscire ad attrarre nuovi investimenti. Lecce sembra drammaticamente ferma al palo delle sue crisi industriali, dal Tac ad alcune aziende metalmeccaniche come la Omfesa, dalla Bat al blocco dei cantieri pubblici di importanti arterie stradali, ad un’agricoltura stretta tra insidie ambientali come la malattia degli ulivi e la burocrazia europea. Per non parlare della crisi delle ferrovie Sud-Est o della situazione delle società partecipate e dell’orchestra della Provincia. E questo solo per fare alcuni esempi”.

Barbagallo-2Poi ha rivolto un monito alle istituzioni e alla politica locale: “Su questo scenario s’innestano responsabilità di una parte della classe dirigente locale imprenditoriale e politica incapace di un disegno generale che apra il territorio a nuovi investimenti per le realtà produttive esistenti, ma anche ad investitori esterni”.

“La Uil della provincia di Lecce – ha proseguito - non si rassegna ad un futuro di “affittacamere”  al posto di una vera organizzazione distrettuale del crescente turismo che, da anni, interessa il Salento. Come pure riteniamo prioritaria un’attenzione adeguata ad un progetto complessivo della nostra provincia culturalmente ed economicamente la proietti in Europa e nel Mediterraneo, attraverso l’università e le forze attive organizzate. Unitamente alla Cisl ed alla Cgil, abbiamo fatto accordi e protocolli con le parti datoriali ed istituzionali, per favorire un ambiente sociale ed economico aperto alle sfide che il presente ci impone”.  

Nel corso dei lavori sono intervenuti i rappresentanti di varie categorie Uil ed Rsu e le conclusioni sono state affidate al segretario nazionale Uil Carmelo Barbagallo. Nel pomeriggio di oggi, alle 14.30, quest’ultimo sarà nell’ateneo salentino, presso la facoltà di Giurisprudenza, per parlare di “rappresentanza sindacale e futuro della contrattazione” nel seminario organizzato dai docenti di diritto del Lavoro Aldo Balducci e Monica McBritton.

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