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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Federbalneari trova la “soluzione”: proroga di 30 anni sulle concessioni

In attesa che l'emendamento 34 sia discusso e votato in Senato, la categoria lancia l'idea sulla direttiva Bolkestein: salvare le 30mila imprese del settore e applicazione della normativa al restante 65 per cento costiero

LECCE - In attesa che l’emendamento 34 venga votato in Senato, FederBalneari trova la “soluzione” per il futuro delle concessioni con il governo, prevedendo la proroga delle 30mila imprese interessate, fino al  2045. La direttiva Bolkestein verrà applicata, ma per il restante 65% delle coste italiane, così gli obblighi derivanti dall’appartenenza all’Europa verranno adempiuti.

L’articolo 34, che prevede la proroga delle concessioni balneari fino al 2045, è incluso tra gli emendamenti redatti per le ulteriori misure recanti la crescita del Paese, depositati ieri sera dai senatori Filippo Bubbico (Pdl) e Simona Vicari ( Pd). Gli emendamenti, concordati col governo, dovranno essere votati lunedì nella decima commissione del Senato. Il termine ultimo invece, per la conversione in legge del maxi emendamento, è prevista per il 18 dicembre, ma bisognerà attendere prima il passaggio alla Camera dei deputati.

In via di risoluzione, la trattativa col governo per l’applicazione della Direttiva Bolkestein. Da Via della Stamperia, infatti, i Ministri Enzo Maovero Milanesi e Piero Gnudi affermano che le normative europee vanno rispettate, anche quella che prevede la scadenza delle attuali concessioni demaniali fino al 2015. FederBalneari Italia indica la strada che il governo potrà seguire per adempire agli obblighi derivanti  dall’appartenenza del paese alle commissioni europee: la direttiva Bolkestein verrà applicata per il 65% delle coste italiane, sulle quali ancor non sono state avviate imprese turistico balneari.  

L’Italia è l’unica penisola in Europa, che si sviluppa su 7458 km di costa, sui  quali le regioni e gli altri enti locali dovranno individuare e  programmare piani di investimento, soprattutto in infrastrutture. Spiega il presidente di FederBalneari Italia Renato Papagni: “Se le attuali concessioni balneari saranno rinnovate fino al 2045, si potranno effettuare investimenti pari a 75 miliardi di euro nell’arco di 30 anni. In questo modo l’Europa sarà rispettata e le 30mila imprese turistico balneari saranno salve”.

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