Trenitalia ritira l’investimento nello scalo di Surbo? Allarme dei sindacati
Il progetto di ampliamento dell'impianto Imc di Surbo, che avrebbe potuto comportare nuove assunzioni, sembrerebbe essere stato ritirato. I sindacati Cgil, Cisl, Uil e relative categorie chiedono chiarezza e l'intervento delle istituzioni
LECCE – Trenitalia ha progettato un investimento, in terra salentina, che ha messo in allarme i sindacati. Tutti: dai confederali Cgil, Cisl e Uil alle rispettive categorie dei trasporti Filt, Fit e Uil T. I segretari di Lecce parlano di notizie contrastanti circa il futuro di quest’investimento che è stato previsto nell'impianto di Surbo per provvedere alla manutenzione completa del diverso materiale rotabile che effettuerà, nel 2016, i treni Freccia Bianca che percorrono la dorsale adriatica da Lecce verso Milano, Torino e Venezia.
Nel dettaglio l'introduzione dei nuovi materiali rotabili comporterà l'ampliamento dell'impianto Imc di Surbo attrezzando un area specifica per lavaggio, tornitura, manutenzione e via dicendo al fine di garantire la manutenzione dell'intero treno. Il costo complessivo dell’operazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 40 milioni di euro e i sindacati immaginano la possibilità di incrementare i livelli occupazionali in un territorio nel quale la disoccupazione la fa da padrone.
Le ultime voci, invece, spiegano i sindacalisti, sembrerebbero preannunciare la soppressione di tale investimento, con il mantenimento della medesima attività nell’ impianto di manutenzione di Mestre. “Da ciò – si legge in nota stampa diffusa dalle categorie sindacali - nasce la nostra preoccupazione e la necessità di lanciare l'allarme nei confronti delle istituzioni , dei rappresentanti politici ad ogni livello e dell'opinione pubblica affinché si attivino, ognuno nel proprio ruolo, a mettere in campo tutte le iniziative necessarie alche portino Trenitalia a riconsiderare la sua politica di intervento nel nostro territorio, sempre più fuori da questi circuiti d’investimento”.