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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Lavoratori Coop, niente mobilità. Raggiunto l’accordo che mira al risanamento dei conti

Sindacati ed azienda hanno trovato l’intesa presso il ministero del Lavoro: sospesi, fino al pareggio del bilancio, alcuni istituti economici del Cia. Ma la mobilità sarà su base volontaria. Soddisfazione espressa dalle parti sociali e dagli esponenti politici del Pd

LECCE – I lavoratori degli ipermercati Coop Estense, disseminati tra Puglia e Basilicata, possono tirare un sospiro di sollievo. Nella giornata di ieri, infatti, i sindacati ed i dirigenti della cooperativa hanno firmato un accordo che salva  147 posti di lavoro (di cui 20 nel solo punto vendita di Surbo) dalla procedura di mobilità.

L’intesa, siglata presso il ministero del Lavoro, è tesa ad unire le forze per raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio entro tre anni: in 36 mesi l’azienda, facendo leva sull’ efficienza gestionale, sulle politiche di vendita e sul contenimento del costo del lavoro, intende recuperare le gravi perdite economiche che hanno rischiato di metterla in ginocchio e che sono costate 50 milioni di euro negli ultimi 5 anni, di cui 12 milioni persi nel 2014.

I sindacati hanno dovuto fare i conti, loro malgrado, con una congiuntura economica che non ha risparmiato neppure uno dei colossi della grande distribuzione. Di contro, però, le richieste avanzate da Uiltucs Uil, Filcams Cgil e Fisascat Csil, sono state prese in considerazione.

Le parti sociali, durante questi mesi di  braccio di ferro, avevano già fissato alcuni paletti intorno ai quali si era arenata la trattativa, ribadendo la loro netta contrarietà rispetto all’ipotesi di esternalizzare il servizio e le maestranze addette al reparto “grocery”, quello che gestisce l’allestimento dei punti vendita ed è considerato, a buon titolo, il cuore pulsante dell’attività commerciale.

I malumori dei sindacati si sono concentrati anche intorno alla richiesta di avviare una sperimentazione limitata ad alcuni punti vendita: la preoccupazione di dover salvaguardare i livelli occupazionali ha prevalso su tutta la linea, al punto che anche la sospensione di alcuni istituti economici era stata inizialmente rifiutata perché sprovvista di garanzie rispetto alla durata (e dunque alla fine) di questo “sacrificio” richiesto ai lavoratori.

L’accordo ha tenuto conto di queste criticità ed ha stabilito l’apertura delle procedure di mobilità unicamente su base volontaria, assicurando un incentivo all’esodo pari a 18mila euro lordi individuali. D’altro canto le parti hanno accettato la sospensione di 4 istituti economici previsti dal Contratto integrativo aziendale (maggiorazioni festive, riduzione oraria di 24 ore annue, indennità speciali e mensa) fino al raggiungimento del pareggio di bilancio, e quindi per un periodo limitato a 3 anni.

“Ieri si è chiuso un periodo difficile per i lavoratori della rete Sud che ha conosciuto momenti di forte scontro con l’azienda – ha commentato la segretaria di Uiltucs Lecce, Antonella Perrone -: abbiamo raggiunto un accordo di buon senso e possiamo dirci soddisfatti”.

“Si conclude una fase assai complicata delle relazioni sindacali interne a Coop Estense - ha dichiarato il collega della Fisascat, Vincenzo Dell’Orefice -. Il raggiungimento di un’equilibrata composizione della vertenza è la garanzia per qualsivoglia percorso di risanamento gestionale dell’impresa cooperativa e dà certezze ai lavoratori in termini occupazionali e reddituali in quanto è stato escluso il ricorso agli ammortizzatori sociali che, certamente, avrebbero ulteriormente sacrificato le condizioni economiche dei tanti lavoratori part-time coinvolti nella procedura”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova: “Abbiamo lavorato molto in queste settimane perché ritenevamo e riteniamo la tutela e la salvaguardia del lavoro un obiettivo prioritario e irrinunciabile e siamo convinti che l’utilizzo intelligente di tutti gli strumenti a disposizione può di molto concorrere alla costituzione di intese virtuose”.

“Naturalmente non ci nascondiamo le difficoltà che nel nostro Paese la grande distribuzione vive – ha aggiunto - , anche se siamo convinti che, al pari degli altri settori, anche per quello commerciale si tratta di individuare strategie di contrasto alla crisi senza farne ricadere il peso solo ed esclusivamente sui lavoratori e sulle lavoratrici”.

Salvatore Capone, parlamentare del Pd, ha parlato di un risultato importante per i lavoratori pugliesi, raggiunto “grazie al lavoro proficuo svolto dalla sottosegretaria Bellanova, così come determinante è stata la decisione delle parti di condividere le ragioni dell’intesa, evitando soluzioni traumatiche per i livelli occupazionali e gestendo la crisi utilizzando tutti gli strumenti a disposizione”.

Analoga soddisfazione è stata espressa dal consigliere regionale del Pd, Ernesto Abaterusso: “Si è chiuso un capitolo che andava avanti ormai da troppo tempo e che ha finalmente ridato a questi lavoratori la dignità di avere un’occupazione. Esprimo quindi grande soddisfazione per il lavoro portato avanti in questi mesi dal Governo e per un risultato che dimostra come, con la discussione e la condivisione, si possano raggiungere importanti traguardi”.

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