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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Cisl Lecce, il congresso riconferma Ada Chirizzi segretaria generale

Due giorni di lavori durante i quali si è posto l'accento sull'opportunità da cogliere con i fondi derivanti dal Pnrr per uscire dalla stagnazione economica provocata dalla pandemia

LECCE - Ada Chirizzi è stata rieletta segretaria generale della Cisl di Lecce, Antonio Perrone e Donato Congedo sono stati a loro volta riconfermati segretari territoriali. Così è stato deciso nel corso del XIX congresso territoriale del sindacato, durato due giorni (ieri l’avvio dei lavori, oggi l’atto conclusivo).

Diseguaglianze, vecchie e nuove povertà, reti familiari indebolite, l’invecchiamento della popolazione, la denatalità, i divari generazionali e di genere, un welfare con poche luci e molte ombre, una rete produttiva che ancora non torna a decollare e un recupero dei posti di lavoro che a sua volta stenta: sono stati questi fra i temi più rilevanti di cui si è discusso nel corso della “due giorni” della Cisl locale, durante la quale non sono mancati riferimenti alle opportunità, per il Salento, che potrebbero derivare da varie risorse, come Recovery Fund, React Eu, Fondo complementare, Fondi comunitari 2021/27, Fondo di sviluppo e coesione. Il dibattito, peraltro, è stato arricchito dagli interventi di Antonio Castellucci, segretario generale della Cisl pugliese, e di Giorgio Graziani, segretario confederale della Cisl nazionale.

Nel documento finale stilato al termine dei lavori, il congresso ha confermato l’idea che, dopo il periodo di emergenza sanitaria, non ancora del tutto superato, e la conseguente crisi economico-sociale, si debba ripartire dal lavoro e dalla coesione sociale. Tanto più che in questo tempo buio sono emersi in maniera ancor più evidente i ritardi storici, le carenze infrastrutturali e i divari territoriali fra le diverse aree del Paese.

L'impatto devsante della pandemia

La Cisl ha rilevato come in provincia di Lecce l’impatto della pandemia sia stato devastante sia nei settori di eccellenza, molti dei quali a forte presenza femminile, come il commercio, i servizi, il turismo, sia nei comparti manifatturiero e metalmeccanico. Ed ecco che occorre ora cogliere le occasioni, ritenute uniche e irripetibili, derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, con le sue ingenti fonti di finanziamento per delineare un nuovo paradigma di sviluppo. Per il sindacato, l’enorme quantità di risorse del Pnrr, i tempi stringenti e il metodo imposto dall’Unione europea richiedono un netto cambio di passo nella modalità di spesa che dovrà trovare sintesi nell’espressione “presto e bene”. Basandosi sulla progettazione di opere per le quali siano assicurate trasparenza, legalità, condizionalità e pieno coinvolgimento dei diversi soggetti del territorio.

Apprezzamento è stato espresso, a tal proposito, per il protocollo nazionale sottoscritto il 29 dicembre 2021 tra Governo e Cgil, Cisl e Uil, che prevede la partecipazione ed il confronto preventivo con i sindacati confederali sugli investimenti e le riforme del Pnrr. E, sul piano locale, la Cisl ha ritenuto rilevante l’azione territoriale avviata con Cgil e Uil, che ha generato un primo incontro con il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, e con il presidente della Provincia, Stefano Minerva.

Dove puntare per progettare il futuro

Uno dei nodi da affrontare, è stato sottolineato nel corso del congresso, e come peraltro già denunciato dai singoli amministratori e dall’Anci, è quello relativo alla carenza di personale qualificato e dotato di competenze tecniche e amministrative idonee per la presentazione ed esecuzione dei progetti. In tale quadro, si innestano le importanti misure destinate alle aree territoriali, previste con le risorse dei Fondi strutturali e del Fondo sviluppo e coesione, che passano attraverso il Cis e la realizzazione delle Zes.

Il Contratto istituzionale di sviluppo, che ricomprende ventidue Comuni della fascia adriatica, di cui sedici salentini, secondo Cisl dovrà essere ricondotto a una dimensione sovracomunale, a regia provinciale, allo scopo di superare le criticità relative al carico della singola progettazione avendo certezza di tempi e risorse. Mentre, per quanto riguarda le Zone economiche speciali, le risorse dovranno essere finalizzate alla realizzazione di interventi infrastrutturali tra loro coerenti e interconnessi in maniera tale da favorire la competitività e lo sviluppo economico del territorio.

Ecco perché forte è stato l'auspicio che possa essere recuperato e riqualificato lo Scalo merci Lecce-Surbo, opera ritenuta fondamentale e irrinunciabile per una logistica intermodale al servizio della rete produttiva locale e per una sensibile riduzione dei tassi di inquinamento prodotti dal trasporto su gomma.

Fondamentale, poi, sarà porre l'accento su istruzione, formazione, ricerca e sviluppo tecnologico, dato che la competitività si misurerà nella capacità di adeguare i processi di trasformazione industriale alle nuove sfide fondate su sostenibilità, innovazione e competenza. Secondo la Cisl, dunque, bisognerà indirizzare le risorse del Pnrr, destinate alla ricerca e alla filiera dell’istruzione e della formazione professionale, verso la costruzione di percorsi efficaci per rispondere alla nuova sfida competitiva che affianca tecnologia e lavoro, mettendo al centro la formazione e la riqualificazione delle persone lungo tutto l’arco della loro vita.

Non sono mancati i dibattiti per il preoccupante aumento degli infortuni sul lavoro, anche mortali, registrati pure in provincia di Lecce. Fondamentale, a tale proposito, sarà promuovere e diffondere la cultura della prevenzione e della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Ed è per questo che Cisl ritiene molto importante l’istituzione, presso la Prefettura di Lecce, di un Osservatorio territoriale promosso da tutti i soggetti del partenariato economico-sociale.

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