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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Assegni e cambiali firmate e mai pagate: nel 2012 titoli protestati per 52 milioni

I dati forniti dalla Camera di commercio parlano chiaro: sono 30.350 i titoli protestati lo scorso anno nella provincia, con un incremento, rispetto al 2011, del 10,8%. A Lecce, per esempio, 819 sono stati gli assegni protestati

LECCE – La peggiore crisi finanziaria dal dopoguerra ad oggi passa anche per quelle migliaia di cambiali e assegni bancari protestati, firme apposte sui titoli a garanzia di pagamenti in realtà mai avvenuti perché risultati insolventi. I dati forniti dalla Camera di commercio sono emblematici: sono 30.350 i titoli protestati nel 2012 nella provincia di Lecce per un valore di oltre 52 milioni di euro, con un incremento, rispetto al 2011, del 10,8% per quanto riguarda il valore, e del 4,7%, per quanto riguarda il numero dei titoli. 

La fetta più consistente dei titoli protestati, sia per numero che per importo, è rappresentata dalle cambiali,  che sono state 26.411 (87% dei titoli)  per un valore di circa 31 milioni di euro, pari al 59% del valore dei titoli protestati. Gli assegni pur costituendo il 10% dei titoli protestati, esattamente 3.094, coprono  un valore di oltre 20 milioni di euro, corrispondente  al 39% del valore complessivo.  Le tratte non accettate, appena 748, rappresentano il 3% dei titoli, mentre il loro valore, poco più di un milione di euro, costituisce il 2% del valore dei titoli protestati.

L’analisi dei dati per tipologia dei titoli evidenzia un aumento generalizzato, rispetto al 2011, sia nel numero dei titoli che negli importi, eccezion fatta per gli assegni  il cui numero è diminuito passando da 3.353 a 3.094 registrando una flessione del -7,7%, ma l’importo è aumentato di quasi il 14%,  passando da 17,8 milioni (2011) agli attuali 20,3 milioni di euro.  Il numero delle cambiali protestate è aumentato del  6,3%, nel 2012 sono state 26.411 per un  valore di 30,8 milioni di euro (+9,4%), mentre nel 2011 il loro numero  è stato pari a 24.836 per un valore di 28 milioni di euro. 

Del tutto trascurabile il numero delle tratte non accettate  pari a 748 per un valore di 1,1 milione di euro, diminuito del 5,4% rispetto allo scorso anno (1,2 mln). Residuale il numero  e l’importo delle tratte accettate che nel 2012 sono state 97 per un valore di poco più di 127mila euro.

Il valore medio degli assegni protestati  nell’anno 2012 è stato di 6.551,18 euro, aumentato del 23,3% rispetto allo scorso anno (5.313,25 euro); anche l’importo medio delle cambiali è aumentato del 2,84% passando da 1.134,65 euro a 1.166,88 euro. In media l’importo delle tratte non accettate è diminuito di circa l’8% passando da 1.612,31 euro a 1.484,46 euro mentre è aumentato del 55,64% quello delle tratte accettate, passando da 845 euro (2011) a 1.316 euro.
               
Circa il 71% dei titoli protestati ha un taglio inferiore a 1.000 euro e il valore di questi titoli rappresenta il 17% del valore complessivo dei protesti,  di conseguenza circa l’83% dell’importo dei titoli protestati si concentra nel 29% del numero dei titoli protestati. Analizzando i dati per tipologia di titoli si osservano andamenti completamenti differenti: il 77% delle cambiali protestate ha un taglio al di sotto dei  1.000 euro,  cambiali che rappresentano il 27% delle cambiali protestate. Per quanto riguarda, invece, gli assegni protestati si osserva che  il 21% degli assegni al di sotto dei mille euro copre il 2% del valore complessivo, mentre il 28%, quelli compresi nella fascia  da 5.000 a 100.000 euro,   assorbe il 52% del valore degli assegni protestati e la fascia da 100.000 euro in su, comprendente  solo 5 assegni, racchiude il 26% del valore degli assegni protestati.  

A Lecce, per esempio,  819 sono stati gli assegni protestati lo scorso anno, per un importo di 5.355.486,18 euro,  7.463 le cambiali, per 8.984.156,75 euro.  Ma nemmeno Gallipoli scherza, dove i titoli protestati sono stati 346, per quasi 1milione e 800mila euro, mentre le cambiali sono state 2173 (importo 3.363.566,20 euro). Dati più alti anche a  Nardò, dove gli assegni protestati risultano, sempre nel 2012, 196 (599.000,46 euro). A Copertino,  risultato 244 assegni protestati per un valore di 1.326.237,66 euro, mentre a Casarano vi sono stati  137 titoli protestati per un importo pari a 578.197,22 euro.

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