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Economia

Imprese pugliesi, diminuiscono i ricavi. Confartigianato: “Punto di non ritorno”

Il Centro studi della Confederazione ha diffuso dati allarmanti: flessione complessiva dell’11,2 per cento, Brindisi l’area più colpita seguita a ruota da Lecce. Sgherza, il presidente: “Occorre intervenire affinché le società trattengano una quota maggiore degli incassi”

LECCE – Imprese pugliesi sempre più in crisi: lo sostiene Confartigianato che ha diffuso i risultati di una seconda indagine di settore condotta sulle aziende pugliesi. Il dato complessivo è sconfortante: i ricavi sono diminuiti, mediamente, dell’11,2 per cento ed in particolare le società di capitali ha registrato una flessione del 6,8 per cento, le società di persone del 4,3 per cento, le persone fisiche (liberi professionisti e lavoratori autonomi) del 12,3 per cento.

Il Centro studi della Confederazione si è avvalso dei dati del dipartimento delle Finanze che utilizza gli studi di settore al fine di rilevare i parametri per determinare i redditi di lavoratori autonomi e imprese. Si tratta di studi che rappresentano la naturale evoluzione di precedenti meccanismi di determinazione dei ricavi, ovvero del reddito dei contribuenti di minori dimensioni, finalizzati chiaramente alla lotta contro l’evasione fiscale. 

Confartigianato Imprese Puglia è riuscita, in questo modo, a fotografare la situazione anche a livello provinciale dove la flessione dei ricavi ha colpito maggiormente l’area di Brindisi (meno 12,7 per cento), seguita proprio dalla provincia leccese (meno 12,4 per cento) e poi Taranto, Bari, Foggia, Bat.

In dettaglio, i ricavi medi delle società di capitali della Puglia sono diminuiti di 41mila euro e la performance peggiore si è registrata, ancora, nella provincia di Brindisi. Riguardo alle società di persone, i ricavi medi sono scesi di 11mila euro e riguardo alle persone fisiche, invece, di 12 mila euro. Il risultato peggiore, in questo secondo caso, lo ha registrato la provincia di Lecce con un meno 13,8 per cento.

“I dati elaborati dal nostro Centro studi regionale –  ha commentato Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – confermano il generalizzato crollo dei ricavi per le aziende pugliesi, trasversale rispetto alla forma d’impresa e con punte davvero allarmanti per ciò che concerne le persone fisiche. La perdurante situazione di crisi sta mettendo a dura prova la capacità degli studi di settore di rappresentare in maniera corretta la realtà delle imprese, specie di quelle piccole e medi e di quelle artigiane, mai come oggi in continuo e vorticoso mutamento”.

“Al di là di tali criticità – ha aggiunto – è amaro constatare quanto il tessuto produttivo locale sia ancora lontano dall’agognata ripresa, costretto com’è a fare i conti con una pressione fiscale asfissiante che

falcidia i già risicati ricavi e che spesso non lascia altra scelta all’imprenditore se non quella della chiusura. Siamo pericolosamente vicini al punto di non ritorno: occorre intervenire con urgenza e su più fronti affinché le nostre imprese possano trattenere una maggior quota dei loro incassi, altrimenti invertire la tendenza potrebbe diventare impossibile”

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