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Economia

Crisi bollente nel Salento. Nuova impennata della cassa integrazione a settembre

L'osservatorio del sindacato Uil, nel 9° Rapporto sugli ammortizzatori sociali registra un aumento dell'1.327 percento sul 2012. Il segretario Salvatore Giannetto: “Il Salento è di fronte a nuove crisi occupazionali”

LECCE - Balzo in avanti della cassa integrazione a settembre, in particolare “esplode” quella straordinaria. A rivelarlo è il 9° rapporto Uil – Osservatorio per le politiche del lavoro e formazione, sui dati Inps.

A settembre 2013, le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate per interventi ordinari, straordinari e in deroga sono state 658 mila, in aumento del 419 percento su agosto.

Rispetto a settembre 2012, si registra in particolare un aumento della cassa integrazione ordinaria (Cigo) pari al +21,9 percento (da 239 mila e 935 ore autorizzate a settembre 2012 si è passati a 292 mila e 391 nello stesso mese del 2013), ma soprattutto degli interventi straordinari, pari al +1.372 percento (da 23 mila e 560 a 336 mila e 243). In calo, invece, la cassa in deroga: da 454.825 ore autorizzate lo scorso anno, si è passati ad appena 29 mila 366 (-93,5 percento). Il dato complessivo, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, segna una diminuzione pari al -8,4 percento (718 mila e 320 ore autorizzate a settembre 2012 contro le 658mila del 2013).

Nel periodo gennaio-settembre 2013, complessivamente per la cassa integrazione sono state autorizzate più di 4 mila e 500, con una diminuzione di -35,7 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

“Va leggermente meglio – commenta Salvatore Giannetto, segretario generale Uil Lecce - per quanto riguarda il raffronto dei primi nove mesi, nel senso che complessivamente su base provinciale c’è un calo di circa il 36 percento. Sostanzialmente, rispetto a gennaio-settembre 2012, abbiamo avuto una diminuzione consistente (-79 percento) della cassa in deroga, cioè quella che copre le aziende piccole e molto piccole che non hanno accesso alla cassa integrazione ordinaria, ma questo calo è dovuto soprattutto alle lungaggini per definire le risorse per l’anno in corso, che hanno portato a spostamenti in avanti per quanto riguarda le richieste. Consideriamo anche il fatto che ad oggi gli stanziamenti fatti dal governo sicuramente non copriranno tutto l’anno, infatti ci aspettiamo che nella legge di stabilità siano trovate ulteriori risorse”.

Tuttavia, aggiunge il segretario, “ciò che preoccupa maggiormente sui dati che rendiamo noti, è la crescita esponenziale della cassa integrazione straordinaria, destinata ad esplodere nei prossimi mesi, in relazione all'aggravarsi della crisi strutturale di molte imprese: sono numeri che confermano le preoccupazioni sulla crisi, destinata ad aggravarsi nelle sue ricadute sociali per quello che appare l'inevitabile sbocco di alcune vertenze, l'incertezza piena su altre, la mancanza di una strategia di crescita a livello di governo centrale, il permanere di una difficoltà nell'erogazione del credito”.

“Ancor di più – conclude Giannetto – emerge come si debba operare affinché da un lato non venga meno il nostro sistema di protezione sociale e, dall’altro, sia necessario dare finalmente una vera scossa alla nostra economia ed al sistema economico-produttivo partendo da una consistente riduzione della pressione fiscale sul lavoro e sulle imprese virtuose”.

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