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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

La cassa integrazione s’impenna. Il 2013 si chiude con un segno rosso

Il XII rapporto Uil sugli ammortizzatori sociali è preoccupante: oltre 6 milioni le ore autorizzate nel 2013. A dicembre nuova impennata: più 72 percento su novembre. Il segretario Giannetto: "Si è chiuso un anno difficile, ora servono misure tangibili di crescita"

LECCE - Si è chiuso un anno difficile per l’occupazione salentina, che sostanzialmente ha riprodotto le medesime difficoltà del 2012. Secondo i dati Inps, elaborati nel XII rapporto Uil 2013 sull’utilizzo della cassa integrazione nella provincia di Lecce, il totale delle ore di cassa integrazione autorizzate nell’intero 2013 è stato di 6 milioni e 15 mila, con un calo del 31 percento rispetto al totale dell’anno precedente. La stima del 2012 si riferisce soprattutto al calo della cassa in deroga, pari al 78,5 percento, dovuto alla carenza di risorse economiche stanziate dal Governo centrale a copertura di questo strumento di sostegno.

Nel dettaglio, nel corso dell’anno appena concluso, sono state autorizzate: 3 milioni e 145 mila ore di cigo (+33 percento); 1 milione e 800 mila ore di cigs (+26) e 1 milione e 61 mila ore di cigd (-78,5).

Per quanto riguarda il mese di dicembre 2013, il XII Rapporto del sindacato evidenzia una nuova impennata delle ore di cassa autorizzate, pari al 72,3 percento. Nello specifico, le ore di cig autorizzate nel mese di dicembre 2013 sono state pari  a 619 mila contro le 359 mila di dicembre 2012. In aumento è la cassa integrazione straordinaria (+830 percento, 387 mila ore autorizzate), mentre calano la cassa ordinaria (-15,1) e soprattutto la cassa in deroga, che fa segnare un -73 percento con 17 mila e 500 ore ore autorizzate.

Anche il raffronto fra dicembre 2012 e dicembre 2013 fa registrare un complessivo incremento delle ore autorizzate (da 503 mila a 619 mila), pari al +23 percento (+615,7 cigs, -11,1 cigo e -91,5 cigd).

“Si chiude un anno duro  – ha commentato Salvatore Giannetto, segretario generale Uil Lecce – in un contesto di forte instabilità che ha visto il nostro territorio coinvolto in un più generale trend di crisi diffusa. Si continuano a bruciare quotidianamente posti di lavoro, il che determina conseguenze drammatiche a livello sociale, che sono sotto gli occhi di tutti. Di fronte a questi dati, non si può che auspicare una rapida ripresa del nostro sistema economico attraverso la messa in atto di politiche ad hoc. Nel brevissimo termine, occorre invece assicurare per il 2014 un congruo stanziamento di risorse per la cassa in deroga di cui ancora massicciamente si fa richiesta”.

“Dopo mesi di incertezze – ha evidenziato – ieri è arrivata la firma dell’accordo che proroga gli ammortizzatori sociali in deroga fino al prossimo 31 marzo. Rimane forte, tuttavia, la preoccupazione per le risorse necessarie alla copertura dell’intero anno, considerato che una parte del finanziamento nazionale di 1,6 miliardi andrà a coprire i mesi da ottobre a dicembre 2013 non ancora pagati e che mancano totalmente da parte del governo centrale le certezze sulle regole da seguire sui rinnovi degli ammortizzatori. La verità è che si sta perdendo tempo prezioso, deprimendo oltremodo un Paese che piuttosto avrebbe bisogno di misure tangibili di crescita. Significativa, in tal senso – ha concluso - sarebbe una riduzione delle esose tasse sul costo del lavoro e una maggiore flessibilità del sistema creditizio in favore delle imprese”.

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