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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

“Lsu, la Regione ignora il disagio di 1200 lavoratori”

Il gruppo Udc chiede al governo di risolvere il problema dei lavoratori socialmente utili, ascoltando le loro richieste per un futuro con maggiori garanzie: "Ciascuno a tutti i livelli deve fare la propria parte in questo momento"

LECCE - “Ci sono 1200 lavoratori impegnati nei progetti socialmente utili che attendono da oltre un anno la maggiore corresponsione per l’aumento dell’orario di lavoro e il riconoscimento della contribuzione ai fini pensionistici. Tutto stabilito con una norma di legge, l’articolo 26 del bilancio di previsione 2011, approvata e mai attuata. Sono questi i fatti, a cui concorre anche la Regione, che creano sfiducia nella classe dirigente e aumentano il distacco tra cittadino e politica e delusione nei soggetti meno abbienti che vorrebbero l’ente più vicino ai loro problemi quotidiani”.

Con queste parole, il consigliere regionale dell’Udc, Salvatore Negro, interviene sulla situazione dei 1200 lavoratori socialmente utili, in cerca di garanzie per il proprio futuro. Il capogruppo dello scudo crociato sottolinea come da un anno su questo punto stia incalzando il governo regionale senza avere mai ricevuto risposte: “Condividiamo e partecipiamo alle battaglie contro i tagli di Trenitalia o quelle in difesa delle nostre coste e del nostro mare – chiarisce -, ma allo stesso tempo invitiamo il presidente Vendola e la sua maggioranza a cercare di risolvere i tanti problemi che affliggono i pugliesi”.

Secondo Negro, in questo momento “nessuno può chiamarsi fuori dalle responsabilità che hanno portato alla attuale situazione”: “La politica – afferma -, a tutti i livelli, è chiamata a dare risposte concrete ai problemi della gente e non a polemizzare. Il calo di affluenza alle primarie del centrosinistra a Lecce è il sintomo del distacco e della disaffezione che si è creata tra la classe politica e la gente comune, ma anche del malcontento che serpeggia tra i vari strati della popolazione e che dimostra insoddisfazione verso i governi tanto nazionali quanto regionali”.

E tornando sul caso degli Lsu, chiede di non illudere 1200 lavoratori e le loro famiglie, approvando una legge che preveda un aumento del monte ore settimanale e il riconoscimento della contribuzione ai fini pensionistici, senza poi attuarla: “Qui – puntualizza - non si parla di vaghe promesse, ma di qualcosa che è stato stabilito attraverso l’approvazione della legge di bilancio un anno fa e che va attuato. Questo inspiegabile ritardo non riconcilia la politica con i lavoratori e non ne rafforza la credibilità, ma contribuisce ad allargarne le distanze”.

“Per questo – ha concluso Negro – auspichiamo che il governo regionale faccia la sua parte esercitando le proprie competenze per lenire il disagio e le sofferenze  di tanti strati della popolazione pugliese e nel contempo cerchi il dialogo e la collaborazione con il governo Monti, per venire incontro ai disagi del territorio, ridare fiducia alla gente e credibilità alla politica”.

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