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Economia Corigliano d'Otranto

Ultima notte davanti al pastificio. “Tandoi” firma l’accordo con i sindacati

Esito positivo dell'incontro con la task force regionale: stipendi in arrivo, compresi gli arretrati versati a rate. Non si chiude bottega nello stabilimento di Corigliano d'Otranto. Speranze per gli "esternalizzati" Eurocoop

BARI – Per i lavoratori del pastificio “Tandoi”, questa sarà l’ultima nottata trascorsa in presidio davanti ai cancelli dello stabilimento produttivo di Corigliano d’Otranto. Cessa ufficialmente lo sciopero che è proseguito per oltre una settimana (vacanze di Natale comprese), ma non lo stato d’agitazione. Segnale eloquente che si intende mandare all’azienda rispetto agli impegni sottoscritti questo pomeriggio nell’incontro a Bari tra sindacati Cgil, Flai Cgil e Filt Cgil, Cisl, Fai Cisl, la task force regionale, la vicepresidente Loredana Capone ed i rappresentanti del noto molino: Adalberto Tandoi, amministratore unico della società e Vittorio Pellegrino, consulente aziendale.

E’ troppo presto per gridare alla vittoria, naturalmente. Ma l’apertura dell’azienda rispetto ai principali nodi della vertenza fa ben sperare. Il primo risultato riguarda il pagamento degli arretrati accumulati, a singhiozzo, negli anni: il 9 gennaio, oltre al primo stipendio ordinario, i dipendenti riceveranno un acconto sugli importi pregressi, versati in forma rateizzata e con scadenza prestabilita. Conti alla mano, non si tratta di cifrette: mancano all’appello le spettanze di settembre 2011, la quattordicesima del 2012, novembre, dicembre e tredicesima del 2012, più le quote relative alla previdenza complementare mai versate negli ultimi 24 mesi.

Uno spiraglio si intravede anche per i 10 lavoratori “esternalizzati” al soldo di Eurocoop, la società che fino allo scorso ottobre gestiva, in appalto, le attività di movimentazione del magazzino. Dopo tre mesi di ammortizzatori sociali, questi ultimi sono rimasti a bocca asciutta e all’inizio del nuovo anno si è materializzato lo spettro della disoccupazione. Per loro rimane aperta una possibilità, grazie ad un vecchio accordo sindacale (datato agosto 2010) cui si sono appellati i sindacati. Dopo l’uscita di scena di Eurocoop, l’azienda dovrebbe cogliere l’occasione per reinserirli nell’organico. Questa, del resto, era la premessa alla base della decisione di esternalizzare il servizio.

Il quando ed il come rimangono piuttosto incerti, così come, nell’incontro odierno, i Tandoi non hanno svelato il nome del presunto partner commerciale che potrebbe subentrare nella società. “Le trattative sono in stato avanzato – assicurano i sindacati – ma attendiamo di conoscere i dettagli dell’accordo”. La partnership sarà intesa come una boccata d’ossigeno per l’attività del molino, capace di scongiurare la paventata chiusura? Troppo presto per dirlo. Di sicuro le voci che si rincorrevano tra i lavoratori, legate al trasferimento delle macchine confezionatrici ed alle operazioni di sgombero delle merci stoccate nello stabilimento di Corigliano, sono state prontamente smentite. La prima giustificazione dell’azienda riguardava la necessità di preparare il terreno per una doverosa disinfestazione. Esigenze di primario ordine sanitario, dunque.

Oggi l’impegno chiaro nel voler procedere con la produzione di un prodotto (la pasta venduta con i marchi “Pedone” ed “Ambra” ), per tutto il 2013, ha sgombrato il campo dai dubbi. Si tira un breve sospiro di sollievo, ma la guardia resta alta. Se la task force regionale rimarrà il cane da guardia dell’intera operazione, i sindacati ci tengono a far sapere che lo sciopero potrebbe riprendere in caso di passi falsi. Il 21 gennaio, data in cui si deciderà per l’attivazione della cassa integrazione straordinaria per i 38 dipendenti Tandoi, è tremendamente vicino.

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