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Economia

“La paura frena gli acquisti in negozio”: shopping natalizio sottotono a Lecce

I titolari di alcuni negozi di piazza Mazzini spiegano che qualcosa si sta muovendo, ma i regali di Natale e le spese nel periodo dei saldi non basteranno a colmare le perdite di fatturato

LECCE – Pandemia, concorrenza dei negozi online e una generale tendenza al risparmio frenano gli acquisti: questo è ciò che credono buona parte dei commercianti di Lecce che hanno tenuto aperte le saracinesche sinora, ma con pochi risultati.

Una boccata d'ossigeno per gli affari è stata quella del ponte dell'Immacolata: nel fine settimana cittadini e residenti dei comuni limitrofi hanno optato per lunghe passeggiate nel centro storico, fermandosi di tanto in tanto a curiosare tra le vetrine.

Qualcosa si è smosso, ma i pochi acquisti del periodo prenatalizio in linea di massima non bastano a recuperare la situazione. L'economia è in ginocchio, spiegano alcuni esercenti, e si guarda alle prossime vacanze ed alla stagione dei saldi con molte incertezze.

“Ogni anno aspettiamo il Natale con apprensione ma, poi, alla fine, portiamo a casa il risultato – ha raccontato il titolare di una gioielleria della galleria Mazzini -. Nel 2020, però, le cose sono cambiate: non ci saranno feste e occasioni mondane per sfoggiare un gioiello, un vestito o un accessorio elegante. Le persone tendono, quindi, a non comprare oggetti superflui ma badano di più alla concretezza”.

Le resistenze agli acquisti importanti, del resto, potrebbero essere dettate anche dal clima di incertezza sul futuro, dovuto all'emergenza sanitaria e al suo contraccolpo economico sui portafogli delle famiglie. Le persone, in altre parole, hanno altro a cui pensare e sono tendenzialmente “spaventate”, a detta dei commercianti.

Video | Le interviste in giro per Lecce

I signori intervistati questa mattina, intenti a sbirciare tra le vetrine, hanno in previsione di fare qualche regalo di Natale ma senza spendere eccessivamente: il classico pensierino, insomma, per testimoniare la voglia di vicinanza emotiva, al netto delle misure di distanziamento sociale. “È giusto mettere qualcosa da parte, quest'anno, anche e soprattutto per aiutare chi è più in difficoltà”: hanno chiosato, in proposito, due signore.

Su tutto pesano poi le limitazioni degli spostamenti da un comune all'altro, imposte nella zona arancione: i commercianti che hanno lasciato aperti i negozi, nelle ultime settimane, hanno subito forti perdite perché una parte consistente della loro clientela proviene dai paesi limitrofi. Lecce, in buona sostanza, è la mecca dello shopping per l'intera provincia.

A influire negativamente sul fatturato vi è poi la concorrenza dell'e-commerce: i negozi online negli ultimi mesi stanno facendo affari d'oro per via dei prezzi tendenzialmente più bassi ma anche per effetto delle limitazioni negli spostamenti. I negozi più tradizionali, che non hanno ancora attivato un canale di vendita online, resistono a fatica di fronte a questa nuova tendenza che si fa largo tra i giovani e non solo.

Questo è ciò che emerge nelle interviste rilasciate ai microfoni di Lecceprima.it, questa mattina, dai titolari di alcuni negozi di piazza Mazzini e dintorni.

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