Pontili nel porto di Otranto, nuova mossa per mantenerli a galla tutto l’anno
Tavolo tecnico in Regione sui nodi del turismo nautico e Cariddi rilancia la necessità di evitare lo smontaggio entro il 31 ottobre. La questione sul tavolo del ministro Franceschini
OTRANTO - Dal braccio di ferro giudiziario alla decisione del Consiglio dei Ministri, al quale era stata rimessa l’ultima parola, che di fatto nel luglio scorso ha avallato le ragioni tecniche e di legittimità dettate dalla Soprintendenza: i pontili galleggianti nel porto di Otranto devono rimanere montati solo per sei mesi all’anno in quanto strutture stagionali. Ma la battaglia capitanata dal sindaco di Otranto per il mantenimento annuale delle strutture galleggianti sulla anche di un nuovo progetto, rimodulato e meno invasivo, trova ora sponda nel tavolo tecnico che si è svolto nella giornata di oggi in Regione per affrontare il tema dell’importanza di assicurare un adeguato livello di servizi alla nautica da diporto. E su tale direttrice che anche il tema del pontili nel porto di Otranto sarà affrontato nuovamente a livello ministeriale dove Regione, Comuni ed enti territoriali favorevoli al mantenimento delle strutture faranno giungere la questione posta la vaglio del ministro dei ì Beni e le attività culturali Dario Franceschini.
All’incontro sulle possibili azioni per sviluppare il turismo nautico nel Salento e sul nodo dei pontili idruntini promosso dall’assessore regionale al Turismo, Loredana Capone e dal’assessore all’Urbanistica, assetto del territorio e paesaggio, Alfonso Pisicchio, hanno preso parte i consiglieri salentini Sergio Blasi e Saverio Congedo, numerose associazioni di categoria (tra cui i balneari) e la sezione turismo di Confindustria Lecce con Giuseppe Coppola, oltre ai sindaci delle città costiere del Salento, e in particolare il primo cittadino di Otranto, Pierpaolo Cariddi e il sindaco di Minervino, Ettore Caroppo, quest’ultimo in rappresentanza dei comuni che hanno deliberato per il mantenimento dei pontili del porto turistico di Otranto. Obiettivo dell’incontro: esaminare le problematiche del settore e decidere le azioni per assicurare un adeguato livello di servizi alla nautica e garantire idonee strutture portuali, anche di transito, non solo nei mesi estivi ma anche, e soprattutto, nella restante parte dell’anno.
“Ho raccolto l’istanza del Comune di Otranto e dei Comuni dell’entroterra che chiedono un incontro urgente con il ministro Franceschini per discutere della vicenda del porto turistico" spiega l’assessore Capone, "in questi anni il turismo è cresciuto moltissimo e non solo in estate ma anche e soprattutto negli altri periodi dell’anno. Grazie anche alle linee guida del Piano strategico Puglia365 e che lo stesso ministro, nella precedente legislatura, ha definito nel Piano strategico per il turismo nazionale, oggi siamo di fronte ad uno scenario diverso. C’è una maggiore necessità di offerta e i Comuni intendono attrezzarsi anche per il potenziamento del turismo nautico che può apparire di minore impatto ma che genera, invece, un indotto considerevole. Per questo” spiega ancora l’assessore regionale, “insieme alla Provincia e ai Comuni, andremo dal ministro Franceschini per discutere del nuovo progetto del porto dove, di fatto, a oggi, la possibilità di destagionalizzare e aprire i transiti resta preclusa. L’obiettivo è confermare l’intento di lavorare sul porto venendo, però, incontro alle esigenze di valorizzazione oltre che di tutela del sito. Una nuova proposta che tiene conto di tutte le posizioni: dalla Sovrintendenza al Comune, ai Comuni contermini, che nel porto di Otranto riconoscono una importante porta d’accesso da e verso il mare, alla Provincia, alla Regione”.
Il sindaco Cariddi ha illustrato le difficoltà incontrate sul tema dei pontili visto anche che le due soluzioni proposte finora non sono state ammesse dalla Sovrintendenza che a sua volta, anche con la responsabile Maria Piccarreta, ha avuto modo di spiegare che la questione va inquadrata nel rispetto della legalità e delle norme che indicano il porto di Otranto assoggettato ad un vincolo archeologico e monumentale indiretto e che anche i pareri su nuovi progetti non possono partire da una situazione di fatto, originaria, di illegittimità visto che come disposto anche dal Consiglio di Stato le strutture a carattere stagionale devono essere smontate. Al momento lo status quo della situazione vedrebbe al 31 ottobre lo smontaggio dei pontili della nuova ala del porto per poi essere rimontati dopo i sei mesi invernali. Operazione che secondo Cariddi “durerebbe circa quattro mesi con un cantiere che creerebbe disagi e non consentirebbe l’attracco di imbarcazioni in transito e quindi la destagionalizzazione”. Il prossimo passo adesso sarà discuterne a Roma con il ministro Franceschini.