rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Rinnovo dell'Ordine: "Basta votare per corrispondenza"

Si vota il 31 maggio e nel frattempo alcuni commercialisti leccesi ricorrono al Tar: intendono garantire trasparenza attraverso le direttive emanate del Consiglio nazionale della categoria

Si vota il prossimo 31 maggio e per quella data vorrebbero iniziare a "svecchiare" l'Ordine dei Commercialisti della provincia di Lecce a partire proprio dalle modalità di elezione del Consiglio con l'eliminazione del voto per corrispondenza. Dati alla mano, oltre 1.300 sono gli iscritti, dei quali più del 70 per cento hanno meno di 40 anni e circa il 40 per cento sono donne. Ma entrambe la categorie non sarebbero assolutamente rappresentate nell'attuale Consiglio. E siccome il regolamento elettorale adottato dall'attuale direttivo provinciale locale sarebbe tra i pochissimi in Italia a non attenersi alle direttive del Decreto legislativo 139/2005 (la norma, pur stabilendo che il voto possa espresso per corrispondenza, chiede comunque di adottare opportune garanzie a tutela della segretezza e della personalità del voto, ndr), alcuni professionisti leccesi hanno ritenuto ricorre nel frattempo al Tribunale amministrativo regionale.

La questione sollevata dai commercialisti "emergenti" ruota sempre intorno ai numeri: quel che si legge nella nota diramata dalla lista "Un nuovo Ordine", che candida a presidente Antonio Evangelista (presidente uscente invece e Rosario Giorgio Costa), è che nell'ultima tornata elettorale, oltre l'80 per cento dei voti dei commercialisti di Lecce è stato espresso per corrispondenza e su 737 votanti ben 660 avrebbero fatto viaggiare la propria preferenza servendosi di una busta da lettere. Insomma, stando ai dati, il voto per corrispondenza per la stragrande maggioranza dei commercialisti della provincia leccese sembra divenuto più una regola che un suggerimento da seguire in caso di impossibilità di recarsi alle urne. Ora, sempre in riferimento al decreto sopra citato, la preoccupazione da parte dei professionisti è che il voto per corrispondenza possa continuare ad essere espresso da queste parti sempre e comunque in forme particolarmente elastiche, compromettendo i principi di personalità e segretezza delle preferenze.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rinnovo dell'Ordine: "Basta votare per corrispondenza"

LeccePrima è in caricamento