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La stagione balneare prosegue, ma Salento in bus ha spento i motori

Il servizio, partito il 25 giugno, è terminato sabato 5 settembre, come programmato. Eppure sono di questi giorni i commenti positivi sull'incremento di turisti anche nel mese in corso: c'è ancora voglia di mare tra i visitatori italiani e stranieri

LECCE – Sono di questi giorni i commenti positivi sui flussi turistici anche nel mese di settembre. E’ di ieri la fine del servizio offerto con Salento in bus.

Non un fulmine a ciel sereno, perché sin dalla presentazione della consueta iniziativa a cura della Provincia di Lecce, il 24 giugno, era previsto che i bus avrebbero spento i motori sabato 5 settembre. Esattamente come accaduto lo scorso anno. Da una parte quindi si registrano i risultati incoraggianti di una stagione balneare che lentamente si allunga, dall’altra si fanno i conti con una programmazione insufficiente.

Quest’anno Salento in Bus è stato garantito ricavando un budget dai fondi regionali per i servizi minimi: la Provincia, nel quadro di una ridefinizione ancora incerta dei suoi compiti e di un drastico ridimensionamento delle risorse economiche, non è stata in grado di aggiungere un centesimo in più. Accade dunque che un sistema di trasporti molto utilizzato – anche dai residenti, tanto che su determinate tratte si verificavano veri e propri assalti ai bus – per raggiungere le principali località turistiche e articolato in nove linee finisca la sua corsa quando ancora l’utenza lo richiederebbe. Magari rimodulato quanto a frequenze e percorsi perché certo la domanda non è comunque quella di agosto.

Una contraddizione in termini che non sfugge alla presidente dell'associazione “Oltre il Vento”, Silvia Pispico che estende il suo ragionamento anche alle strade ferrate:" È inammissibile che di domenica 6 settembre 2015 non ci siano Bus e treni della Sud-Est per spostarsi nel territorio salentino che invece dobbiamo valorizzare e tutelare. Nel mese di settembre sono ancora operative le attività balneari e di conseguenza vi sono tante persone che dovrebbero usufrire dei mezzi di trasporto pubblici ai fini lavorativi e turistici. Impedire anche ad un salenti di potersi muovere evitando di usare la propria autovettura è altrettanto deprimente".

Al vetriolo la conclusione: "Gli amministratori oltre alle sagre e ai fuochi dovrebbero garantire i servizi."

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