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Serrata dei lavoratori di “Billa”, gli ultimi fuochi prima della chiusura

Conto alla rovescia per la chiusura dell'iper. Lavoratori in assemblea per metà mattina, sabato una manifestazione. Ma all'orizzonte si vede, neanche troppo bene, un solo operatore commerciale e lo spettro della disoccupazione

 

SAN CESARIO DI LECCE: Saracinesche abbassate e scaffali semi vuoti. Lo scenario che si presenta questa mattina agli acquirenti dell’ipermercato Billa di San Cesario di Lecce è desolante. L’annunciata chiusura è imminente e le operazioni di liquidazione della merce procedono con velocità disarmante.

Che ne sarà dei 72 dipendenti storici di Billa? Il gruppo Rewe ha già provveduto a ringraziare la propria clientela ed i lavoratori sono in mobilità, dal momento che l’azienda ha rifiutato l’attivazione della cassa integrazione per cessione d’attività.

Chi subentrerà dopo, non avrà l’obbligo di mantenere i livelli occupazionali. Piove sul bagnato quindi e già si parla di un presunto, nuovo operatore, intenzionato a ridurre l’area vendita rilevando solo 40 unità.

Trenta persone, nella peggiore delle ipotesi, rimarrebbero con un pugno di mosche in mano. Ed i lavoratori, i sindacati tutti, non ci stanno. Questa mattina un’assemblea nei locali dell’iper, con relativa serrata, è servita a fare il punto della situazione in vista del nuovo incontro con la task force regionale del 24 aprile. Se alle 14.00 riprenderà la normale attività di vendita, sabato tutti i dipendenti potrebbero tornare a farsi sentire sotto i portoni della Prefettura di Lecce.

billa serrata 012-2Del resto le trattative tra Rewe e sindacati che procedono da mesi, hanno prodotto solo flebili speranze. Troppo poco per un territorio che ricorda la terra di nessuno, in cui chi viene è legittimato ad andarsene senza troppi complimenti. Le leggi lo permettono, certo. Poi ci sono le famose regole del mercato, piacciano o meno. Ma la malaugurata perdita di 70 posti di lavoro, non è questione che possa passare inosservata.

“La soluzione passa per un progetto complessivo di recupero dell’ipermercato, in cui tutti i soggetti si assumano un impegno di responsabilità sociale nel ricollocare i lavoratori”, spiega Giuseppe Zimmari di Uiltucs Puglia. L’obiettivo è il medesimo di  Antonio Moscaggiuri, segretario Filcams Cgil Lecce: “Non abbiamo certezze ma esiste ancora la possibilità che più operatori, all’interno del punto vendita, dividano tra loro l’intera forza lavoro”. 

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