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Serre salentine, percorso conoscitivo per un'accoglienza turistica scolastica

Il gruppo di azione locale incontra una delegazione di dirigenti e docenti di scuola secondaria superiori da tutta Italia: obiettivo è favorire la scoperta delle bellezze paesaggistiche, storiche e culturali del territorio

RACALE - Sabato 7 settembre, dalle ore 17, il Gal “Serre Salentine” ospita una delegazione di dirigenti scolastici e docenti referenti degli istituti di scuola secondaria superiore provenienti da tutta Italia, alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, architettoniche e storiche del territorio, senza tralasciare l’enogastronomia tipica all’interno delle masserie didattiche e degli agriturismi. Obiettivo dell’iniziativa è quello di indirizzare i flussi turistici giovanili durante i viaggi di istruzione scolastica nel territorio delle Serre Salentine.  

Ad accogliere la delegazione è il presidente del Gal, Salvatore D’Argento, che commenta così: “Non bisogna dividersi tra chi sostiene il turismo 'balneare' e chi sostiene il turismo dell’entroterra, ma bisogna lavorare insieme per rendere attrattivo il territorio e i prodotti delle Serre salentine. Natura e benessere coniugati ad antiche masserie, centri storici e prodotti enogastronomici a chilometro zero, rappresentano, quindi, le attrattive rivolte ad un target medio alto del segmento turistico sia italiano che straniero".

"I turisti che scelgono di venire in Puglia e nel Salento - prosegue - lo fanno perché cercano luoghi autentici e tipici, dove soggiornare e degustare le prelibatezze enogastronomiche, ammirare le molteplici bellezze naturalistiche e conoscere il patrimonio culturale ed artistico. Questo tipo di attrazioni, che trovano nelle formule del  turismo rurale, da qualche tempo, stanno trovando molto interesse anche nei giovani. Infatti, scegliere il soggiorno in agriturismo è anche l’occasione per moltissimi ragazzi per entrare per la prima volta in una stalla, vivere a stretto contatto con gli animali dell’aia, vedere come si produce il miele e si coltiva un orto, e soprattutto 'mangiare sano', a km zero".

Si starebbe concretizzando, pertanto, un modello di gestione e di sviluppo ipotizzato che partiva dal turismo balneare, insediato lungo la costa, per arrivare a valorizzare tutte le potenzialità del territorio in termini di paesaggio rurale e archeologico, beni culturali e produzioni tipiche ed enogastronomiche, mirando ad implementare un sistema di governance per sub-sistemi caratterizzati da particolari specificità territoriali e produttive, ma allo stesso tempo rappresentative dell’intera filiera turistica pugliese: "Siamo altresì convinti - conclude - che uno sviluppo locale integrato, abbia bisogno di un approccio sistemico più ampio, dove la capacità di fare sistema tra i vari interlocutori che lavorano sul territorio, possa determinare la reale differenza".

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