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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Ex Manifattura: Uilm primo sindacato alle elezioni nell’azienda Iacobucci

I segretari di Uil e Uilm Lecce, Giannetto e Fioretti attribuiscono la vittoria all'impegno dimostrato in favore dei lavoratori ex Bat e confermano la presenza del sindacato al vertice in Provincia per i 22 licenziati dalla ditta Hds

LECCE – Il sindacato Uilm Uil di Lecce trionfa durante le elezioni delle rappresentanze Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) all'interno della Iacubucci, una delle aziende coinvolte nel piano di riconversione della ex Manifattura tabacchi di Bat Italia spa.

Le elezioni si sono svolte nei giorni precedenti e su 158 votanti, il sindacato dei metalmeccanici ha ottenuto 87 voti favorevoli, Fiom Cgil 36, Fim Cisl 24, Failms Cisal 8, conquistando 2 seggi su 3, mentre uno è stato assegnato alla Fiom.

Grande è la soddisfazione espressa dal segretario generale Uil Lecce, Salvatore Giannetto e dal segretario provinciale Uilm Lecce, Piero Fioretti: “La Uil – dichiarano - porta avanti da sempre una battaglia per la ricollocazione dei lavoratori ex Bat. Evidentemente questi lavoratori hanno apprezzato il grande impegno e il lavoro svolto dall’organizzazione sindacale che fin dall’inizio è stata al loro fianco, e l’hanno premiata con questo importante risultato”.

Domani, intanto, i rappresentanti di Uil e Uilm parteciperanno al vertice convocato in Provincia per affrontare le problematiche che riguardano i 22 lavoratori ex Bat confluiti nella ditta Hds. “Quest’azienda – sottolineano Giannetto e Fioretti – pensa ora di poter mettere in mobilità i 22 dipendenti dell’ex manifattura Tabacchi, venendo meno a tutti gli impegni presi. Per quanto ci riguarda, pensiamo che sia urgente e necessario che la questione venga affrontata diretta a Roma, presso il ministero dello Sviluppo economico dove, il 2 dicembre del 2010, è stato firmato l’accordo di riconversione dell’ex Manifattura e quindi del piano industriale che precludeva alla ricollocazione di tutti i lavoratori".

Un piano di riconversione che ha fatto gridare allo scandalo da più parti, e di cui si invoca la piena realizzazione. Ma l'obiettivo, alla luce dei 22 licenziamenti dei lavoratori appena assunti da Hds, sembra allontanarsi sempre di più."Noi – concludono i segretari - continueremo a pretendere che siano rispettati gli accordi presi e continueremo a batterci per far valere i diritti di questi lavoratori”.

 

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