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Pensionati, in arrivo l'attesa 14esima mensilità. Il vademecum di Spi-Cgil

Nella prima settimana di luglio l'accredito automatico da parte di Inps. Spetta a coloro che hanno più di 64 anni e un reddito fino a 13mila euro

LECCE – Nella prima settimana di luglio decine di migliaia di pensionati salentini riceveranno la quattordicesima mensilità oltre all’assegno ordinario. Sono circa 180mila, secondo i dati Inps riportati dallo Spi-Cgil, le pensioni contributive in provincia di Lecce ma per ottenere il beneficio è necessario rientrare nei requisiti. La somma sarà accreditata direttamente da Inps senza la necessità di presentare alcuna domanda.

La somma in questione varia da 336 a 655 euro a seconda del reddito e degli anni di contributi versati. Chi ha un reddito personale fino a 752 euro lordi al mese (9.786,86 euro annui) avrà una somma maggiorata del 30 per cento rispetto agli anni scorsi; mentre chi ha un reddito compreso tra 752 e 1.003 euro al mese (13.049,14 l'anno) riceverà la «quattordicesima» per la prima volta.

A chi spetta? Ai pensionati con più di 64 anni (i nati prima dell’1 gennaio 1954) con un reddito complessivo individuale annuo fino a 13.049,14 euro. I pensionati con redditi fino a 9.786,86 euro annui si vedranno aumentare l'importo di 437 euro, se si hanno fino a 15 anni di contributi; di 546 euro, se si hanno da 15 a 25 anni di contributi; di 655 euro se si hanno oltre 25 anni di contributi.

I pensionati che hanno un reddito tra 9.786,87 euro e 13.049,14 euro riceveranno una somma variabile tra 336 euro (se hanno fino a 15 anni di contributi) e 504 euro (con più di 25 anni di contributi). Ai pensionati che hanno tra i 15 e i 25 anni di contributi verranno corrisposti 420 euro. Per i pensionati da lavoro autonomo si considerano tre anni di contributi in più rispetto ai dipendenti.

“Lo Spi Cgil di Lecce si augura che non accada quanto successo lo scorso anno. Allora un numero considerevole di pensionate e pensionati che avevano diritto alla quattordicesima non ricevettero l’assegno aggiuntivo. Alcuni, purtroppo, sono ancora in attesa di riceverlo”, ha dichiarato Nicola De Prezzo, segretario generale dello Spi Cgil di Lecce.

“Se ciò dovesse verificarsi, le sedi comunali delle Leghe dello SPI e quelle del Patronato Inca, sono a disposizione per fornire tutte e informazioni e per presentare subito ricorso. Infine, dal nuovo governo non arrivano notizie positive in materia. Secondo le intenzioni del neo ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, questo potrebbe essere l’ultimo anno in cui un beneficio tanto atteso da oltre 3,5 milioni di pensionati sarà erogato. Lo Spi Cgil, nell’esprimere la sua contrarietà, invita tutti i pensionati a far sentire, ove ciò succeda, la propria protesta”.

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