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Addetti alle pulizie, la protesta sbarca a Bari. Sindacati: “Spiragli nella vertenza”

Un gruppo di lavoratori, riunito in un Comitato spontaneo e appoggiato da Cobas ed Fsi, si è recato presso la sede del Provveditorato agli studi e il Consiglio regionale per ribadire la proposta di stabilizzazione del personale. Il Miur sta valutando

LECCE – Per i lavoratori ex Lsu addetti alle pulizie dei plessi scolastici si intravede uno spiraglio. Una prospettiva di proseguire con la prosecuzione del normale orario lavorativo, seppur ridotto di poco, esisterebbe. E sarebbe stata presa in carico direttamente dal ministero della Pubblica istruzione.

La notizia arriva al margine della manifestazione che i lavoratori hanno organizzato oggi a Bari: un corteo ha attraversato e animato la città dalla sede del Provveditorato agli studi fino alla presidenza del Consiglio regionale. Circa 150 persone riunite in un comitato spontaneo, che è appoggiato dalle sigle sindacali autonome Fsi e Cobas, hanno voluto ribadire la necessità di accogliere una proposta che mira ad utilizzare i fondi già esistenti e già stanziati per la gara nazionale Consip. Gara giocata ed aggiudicata al massimo ribasso che ha fatto gridare allo scandalo in ogni punto d’Italia.

In altre parole, quei 290 milioni di euro destinati alla ditta Dusmann (vincitrice dell’appalto nella Regione Puglia) potrebbero essere utilizzati per la stabilizzazione del personale, eliminando l’intermediazione delle cooperative. Secondo i calcoli dei sindacalisti, già presentati alla ministra Maria Chiara Carrozza in occasione della sua visita a Lecce, la platea dei lavoratori passerebbe a circa 32/33 ore settimanali e senza grandi variazioni sul salario, giacché, come spiega il segretario Fsi Dario Cagnazzo, “il contratto stipulato direttamente con il Miur coprirebbe la differenza”. Lo stesso sindacalista non esclude, però, che già nell’immediato futuro si tornerà a lottare per ottenere uno stanziamento ulteriore da parte del governo.

Intanto la priorità rimane quella di evitare il clamoroso dimezzamento della busta paga, possibile dal 1° marzo in poi: data in cui scadrà la proroga di due mesi e la palla ritornerà nelle mani di Dusmann che ha frammentato l’appalto in altre 9 cooperative.

Questa proposta, una tra le tante, era già stata presa in carico dal capo di gabinetto del Miur, Luigi Fiorentino: “Il provveditore di Lecce aveva già inviato una nota al ministero chiedendo di mettere per iscritto quanto Fiorentino ci aveva già comunicato a voce- spiega Cagnazzo -. Ma, in mancanza di una risposta dal Miur, oggi abbiamo formulato la medesima richiesta al provveditore degli studi di Bari. E’ stato proprio lui a confermarci che la proposta non solo è stata accolta, ma si trova sui banchi della presidenza del Consiglio nazionale per ottenere la dovuta copertura finanziaria”.

L’assessore regionale al Lavoro, Leo Caroli, per parte sua convocherà i sindacati entro fine mese, sia per verificare lo stato dell’arte del passaggio di testimone alla ditta Dusmann, sia perché il 18 febbraio la questione troverà una nuova sponda sui tavoli nazionali attraverso la Conferenza Stato- Regioni. 

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