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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Melendugno

M5S: "Tap ascolti i territori". Ma gli accordi sul gasdotto vengono ratificati

Gli attivisti trovano insoddisfacenti le risposte fornite dal country manager alle domande della senatrice Barbara Lezzi. Ma, nella commissione del Senato, vengono accolti i trattati per l'opera con Grecia e Albania. Accuse al Pd

ROMA - "Risposte non soddisfacenti su Tap". È questo l'esito dell'audizione odierna al Senato dell'ingegnere Gianpaolo Russo, secondo il MoVimento Cinque Stelle, dinanzi alle risposte fornite dal country manager ai quesiti posti dalla senatrice Barbara Lezzi, formulati di concerto con il Meetup Salentini Uniti con Beppe Grillo di Lecce, con i comitati No Tap e con l'ausilio di informazioni provenienti dalle associazioni ambientaliste del territorio. Ma intanto la ratifica degli accordi internazionali passa nella specifica commissione.

Si legge in una nota stampa firmata M5S: "Come si evince dal verbale della Commissione, a nulla sono valse le richieste di chiarimento circa la ricaduta occupazionale, invano ribadite nel corso dell'incontro. Piuttosto indisponente è risultata l'accusa dell'ingegnere di strumentalizzare l'opinione pubblica, pratica, a suo dire, portata avanti non solo dal M5S ma soprattutto dai sindaci e dagli ambientalisti, che protestano pur non avendo alcuna ragione per preoccuparsi e che, è sempre lui a sostenerlo, rappresenterebbero una sostanziale minoranza rispetto alle parti consultate da Tap (operatori turistici ed ambientalisti innominati e non meglio specificati nonostante le richieste)".

Russo ha tenuto a precisare "l’evidente intenzione dei sindaci interessati ad accaparrarsi il progetto, al fine d’incassare le imposizioni fiscali quali Imu e Tares e/o Tia". Dal M5S si sottolinea che lo stesso ingegnere, insieme al Presidente della Commissione Cursi (Pdl), si siano mostrati infastiditi dalla richiesta della senatrice del M5S di ascoltare i sindaci e le associazioni, invitandola a riferire al territorio che "i cinque milioni offerti da Tap sono un atto di conciliazione non dovuto che dovrebbe essere apprezzato".

Da Tap riferiscono, che a causa dell’evidente ostilità, si è scelto di delegare a terzi l'utilizzo del denaro bypassando i sindaci, "rei di negligenza nella spesa". "Solo una serie di critiche quelle dell’ingegnere - precisano dal M5S -, accompagnata da una precisa volontà a non rispondere, ma nessun chiarimento sull'impatto nel settore turistico, sulle garanzie in caso di incidenti, sul numero degli eventuali occupati, sull'entità del capitale sociale e, soprattutto nessuna certezza, se non mere previsioni di flessione, sui costi della bolletta per i cittadini".

"Nonostante le palesi contraddizioni e le criticità - confermano -, l'intervento di Russo ha ricevuto il plauso di Pd e Pdl, compreso quello dei parlamentari pugliesi, senatrice D' Onghia e senatore Bruni (salentino). Malgrado ciò, la senatrice Barbara Lezzi si augura che intervengano a sostegno della sua richiesta di ascoltare le altre voci provenienti dal territorio".

Più duro Luis Alberto Orellana, capogruppo a cinque stelle della Commissione esteri che accusa il Pd di far passare il gasdotto nel silenzio e senza un vero coinvolgimento dei cittadini: "Poco fa - racconta - in Commissione Esteri alla presenza di soli 2 senatori Pdl e 7 del Pd, assenti Mario Monti, Pierferdinando Casini e Lega Nord e con la sola opposizione dei tre rappresentanti del Movimento 5 Stelle, è stato votata la ratifica del trattato Tap tra Italia-Grecia e Albania per la costruzione di un gasdotto di devastante impatto ambientale che mette a rischio la spiaggia incontaminata di San Foca".

"Come Movimento 5 Stelle chiedevamo un coinvolgimento diretto di cittadinanza e enti locali sentendo sia i contrari che i favorevoli all'opera. Tutto questo ci è stato impedito, perché i senatori del Partito Democratico che oggi erano in netta maggioranza, invece di accogliere la nostra proposta hanno preferito schiacciarsi sulle posizioni del Pdl e del relatore Paolo Romani dando il disco verde all'opera. Avremmo dovuto votare il provvedimento la scorsa settimana, ma il relatore Paolo Romani era impegnato nella sua visita al regime della Corea del Nord ed applaudire le parate del regime. L'abbiamo atteso una settimana ma oggi c'era fretta di chiudere il tutto. Con tanti saluti alla trasparenza e alla partecipazione dei cittadini".

Dal canto suo, il consigliere regionale del Pdl Saverio Congedo, pur dicendosi concorde con il presidente del Consiglio Enrico sulla “quanto all’importanza strategica di quest’opera e ai positivi riflessi sull’approvvigionamento e in generale sulla politica energetica italiana”, precisa che “il gasdotto non potrà vedere la luce al di fuori di un percorso di partecipazione e  condivisione del progetto da parte delle istituzioni e della popolazione locale del Salento,soprattutto della zona dell’approdo individuato, cioè a San Foca. Non patiamo la sindrome Nimby, ma piuttosto vorremmo che il territorio avesse la possibilità di valutare tra un ventaglio di ipotesi tecniche e logistiche e non fosse messo di fronte a una soluzione già definita e immodificabile”, conclude. 

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