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Economia Otranto

Guerra del gas nel Salento: non c'è solo Tap. Torna d'attualità "Poseidon"

Il gasdotto di Edison, con approdo ad Otranto, ha ottenuto dal Ministero per lo sviluppo economico una proroga ai termini stabiliti dal decreto di autorizzazione unica per l'avvio dei lavori fino al 2016. È scontro tra le proposte

OTRANTO - Non c'è solo Tap nel futuro del Salento, perché torna prepotentemente di attualità il progetto Poseidon (a metà tra Edison e la società di Stato greca di idrocarburi Depa Sa), dopo che il Ministero per lo Sviluppo economico ha concesso una proroga ai termini stabiliti dal decreto di autorizzazione unica per l'avvio dei lavori fino al 2016. Edison, dunque, non abbandona la guerra del gas che si gioca sul "Corridoio Sud", nonostante lo strapotere di Tap che resterebbe in vantaggio nella sfida a due.

Igi-Poseidon, gasdotto lungo circa 200 km e del costo di quasi 900milioni di euro, nella tratta che collega Grecia ad Italia, approda ad Otranto e cerca di puntare sugli elementi di forza: a partire da una procedura autorizzativa più avanzata, passando dalla servitù dell'elettrodotto già presente nel luogo di arrivo e sul parere favorevole dell'amministrazione locale, con cui è stata firmata una convenzione specifica, con cui si sono concordati il punto di approdo, il percorso terrestre e la localizzazione della cabina di misura.

Tap, invece, che giungerebbe a San Foca, ha dalla sua il favore di Shaz Deniz, il consorzio dei padroni del gas, grazie alla sponsorizzazione della British Petroleum e di Statoil, che hanno una maggiore forza all'interno della realtà consorziale. L'amministratore delegato di Igi Poseidon, Elio Ruggeri, però, predica ottimismo e si dice soddisfatto per la proroga dei termini giunta dal Ministero, confermando l'impegno a proseguire le attività di sviluppo del progetto al fine di assicurarne la realizzazione.

"L’inserimento di Itgi-Poseidon nella lista dei progetti di interesse comunitario - dichiara - da parte della Commissione Europea dimostra ancora una volta la maturità e il valore strategico dell’iniziativa, in grado di assicurare l’importazione in Europa delle produzioni di gas attese nel Caspio, Medio Oriente, ed in particolare, nel Mediterraneo Orientale”.

L’iter autorizzativo italiano di Poseidon si è concluso positivamente col decreto di compatibilità ambientale dell’agosto 2010, l'autorizzazione unica del Ministero dello Sviluppo economico nel maggio 2011 e il rilascio dell’atto di concessione demaniale del giugno 2013. Insomma, se da un lato i cittadini di Melendugno combattono per evitare la messa in opera del Tap, le comunità salentine rischiano di vedere raddoppiare il "pericolo" dei gasdotti.

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