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Economia Porto Cesareo

Tonno rosso, De Castro: "Risolveremo la questione"

Due giorni di trattativa con i pescatori di Porto Cesareo, poi il ministro ha assicurato "soluzioni definitive". Saranno esaudite diverse fra le richieste avanzate, per salvaguardare l'economia locale

La quiete dopo la tempesta, ed è davvero il caso di dirlo, visto che si parla di mare. Ieri è tornato un briciolo di serenità fra i pescatori di Porto Cesareo, agitati per le restrizioni alla pesca del tonno rosso giovane (le norme in materia, per quel che riguarda la riproduzione, sono abbastanza rigide: https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=7233). Due incontri della delegazione con il ministro Paolo De Castro sono serviti a chiarire i contorni del problema. Il primo nella serata di venerdì, a Martano, il secondo nella mattinata di ieri a Manfredonia. Alla fine, il ministro si è dichiarato pronto ad adottare soluzioni definitive e capaci di risolvere la questione.

De Castro ha rassicurato sindaco e rappresentanti del coordinamento pescatori della marineria di Porto Cesareo, dopo che la stessa delegazione ha avanzato le richieste deliberate all'unanimità nel consiglio comunale monotematico di venerdì pomeriggio. Una pubblica assise molto partecipata e che ha praticamente da subito visto d'accordo, amministrazione minoranze e pescatori, questi ultimi in stato di agitazione da giorni, perché "penalizzati - hanno sottolineato nei numerosi interventi - dalle norme che regolamentano la pesca del tonno rosso, quello di peso inferiore ai 10 chilogrammi". Quattro le richieste deliberate e presentate al ministro. In primo luogo quella di inserire Porto Cesareo tra i porti designati per lo sbarco del tonno - i più vicini rimangono al momento Monopoli, Crotone e Brindisi. Poi di escludere dalle sanzioni previste dalla normativa nazionale la pesca del tonno rosso o del novellame dello stesso se effettuata accidentalmente; di rendere possibile ai pescatori cesarini, di effettuare la pesca del tonno rosso tramite l'assegnazione di quote; infine di aumentare la percentuale dall'attuale 8 al 30 per cento.

Il ministro, soffermandosi sulla questione, ha parlato"di soluzione rapida da attuarsi con un provvedimento immediato". Importante e di probabile soluzione, anche la richiesta di depenalizzazione dei reati previsti dai regolamenti, sopratutto per quei casi in cui sia comprovata la pesca accidentale di novellame di tonno. Diverso il discorso delle quote e delle variazioni di percentuali di pescato e pesatura dei tonni in quanto trattasi di variazioni legislative comunitarie.
Soddisfazione tra la delegazione dei pescatori e da parte del sindaco di Porto Cesareo Vito Foscarini: "Possiamo ritenerci soddisfatti - spiega - sia dei risultati ottenuti che dell'ampia ed immediata disponibilità del ministro De Castro, che ringraziamo per l'interesse dimostrato. Riteniamo che già entro la prossima settimana chiariremo definitivamente con il ministero, la questione porto di sbarco e depenalizzazione dei reati. Se Porto Cesareo verrà riconosciuto porto designato ritengo che avremo raggiunto in importante e storico risultato per il futuro dell'attività ittica nella nostra comunità".

Possibilista sulla situazione della richiesta delle quote l'assessore alla pesca Giuseppe Fanizza. "Abbiamo informato tutti i massimi responsabili delle associazioni di categoria in merito alla richiesta di quote dei pescatori cesarini. Tutti hanno dato ampia disponibilità dichiarandosi pronti a verificare la possibilità di attingere e recuperare quote dalla riserva nazionale. Comunque grossi passi avanti sulla questione sono stati fatti".

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