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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Cresce il numero delle imprese: da luglio a settembre sono 266 in più

Nel trimestre si conferma il trend positivo. Il presidente Alfredo Prete: "L'obiettivo è sostenere questa crescita anche dal punto di vista qualitativo"

LECCE – Anche il trimestre da luglio a settembre ha confermato il dinamismo, almeno dal punto di vista quantitativo, del tessuto imprenditoriale salentino che ha registrato un saldo positivo tra iscrizioni e cancellazioni di 266 aziende.

La peculiarità è data dall’incremento vertiginoso delle imprese “non classificate”, con un più 316, mentre numerosi settori registrano il segno meno (tra cui commercio all’ingrosso e al dettaglio e attività manifatturiere).  Il trend positivo è in atto da circa cinque anni: al 30 settembre scorso le imprese registrate all’anagrafe camerale sono 73mila 570.

“I dati confermano il trend di crescita, dal punto di vista numerico, della struttura imprenditoriale salentina – commenta il presidente dell’Ente camerale  Alfredo Prete –.  L’obiettivo è sostenere questa crescita anche dal punto di vista qualitativo, aiutando i nostri imprenditori a cavalcare i cambiamenti in atto. Ed è proprio per questo che la Camera di Commercio di Lecce,  unitamente a  tutto il sistema camerale,  è impegnata ad accompagnare le imprese verso l’adozione di nuove tecnologie digitali”.

Per il presidente “anche la creazione di startup innovative può dare un forte contributo allo sviluppo economico del nostro territorio. La provincia leccese è seconda in Puglia, dopo Bari, per numero di startup innovative, imprese che possono favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione e, in particolare quella giovanile, essenziale affinché i nostri  giovani rimangano nel  Salento”.

Per quanto riguarda la forma societaria, in circa un ventennio c’è stata una lenta ma continua “erosione” delle imprese individuali da parte delle società di capitali passate 8,4 per cento del totale dell’anno 2000 all’attuale 22,1 per cento. Le imprese individuali, nel medesimo periodo, sono passate dal 77,7 per cento al 64,2. Sostanzialmente invariato il peso delle società di persone, anche se in valore assoluto sono diminuite: nel 2000 erano il 10,6 per cento, attualmente sono il 9,4 per cento, mentre aumenta leggermente l’incidenza delle altre forme societarie  (per lo  più cooperative), passate dal 3,4 per cento al 4,3.

Il saldo delle imprese artigiane nel trimestre estivo è stato pari a più nove, ma nell’arco di un anno 155 imprese mancano all’appello. I settori che hanno realizzato saldi positivi sono le costruzioni (+18), le attività di alloggio e ristorazione (+8) e le altre attività di servizi (+3). I restanti settori hanno registrato tutti saldi negativi, sia pure di poche unità. Anche il saldo delle imprese artigiane, nel trimestre considerato, è costituito  da società di capitali (+19); negativo, invece, quello delle società di persone (-8) e  delle imprese individuali (-3). 

Sono circa diecimila le startup in Italia: con 92 la provincia di Lecce si colloca al secondo posto in regione. L’80 per cento di esse si occupa di servizi, in particolare di produzione di software e consulenza informatica e di ricerca e sviluppo. Tre aziende fabbricano computer  e prodotti di elettronica, una sola si dedica al turismo.

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