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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

"Turismo pugliese, stop agli improvvisati del settore"

Dopo la proposta del presidente della Commissione sviluppo economico Dario Stefàno, arriva anche quella della Giunta regionale. "Dobbiamo tutelare guide turistiche e naturalistiche e gli interpreti"

"Sono felice che alla mia iniziativa di proposta legislativa, già assegnata all'esame della Commissione e che intendeva porre riparo ad un vuoto normativo, sia seguito il disegno di legge che la giunta regionale ha licenziato per regolamentare il settore delle professioni turistiche in Puglia". Dario Stefàno può essere soddisfatto: dopo la sua proposta volta a fare ordine nel settore dell'accompagnamento turistico presentata nel marzo scorso, arriva anche quella della Giunta regionale . "Il disegno, dunque - dice Stefàano -, si aggiunge al testo sullo stesso argomento da me già presentato da tempo. Due proposte normative - spiega il presidente della Commissione sviluppo economico - che testimoniano come anche l'attenzione del governo regionale si orienti sulle professioni, quali la guida e l'accompagnatore turistico, strategicamente legate alla qualità dell'offerta e dell'accoglienza turistica pugliese".

Di fatto, Stefàno intende dare una nuova veste alla professione, garantendo una migliore accoglienza turistica in Puglia, contenendo quelle forme poco competenti e non meglio inquadrate, che rischiano di allontanare i visitatori. "Il mio impegno - spiega -, sarà ora quello di avviare un necessario lavoro di sintesi all'interno della IV Commissione, in modo da giungere all'elaborazione di un unico testo normativo, in grado di fare ordine nel settore, attribuendo competenze chiare e precise soprattutto alle Province".

"Da un'analisi effettata sul microcosmo delle professioni turistiche - spiega Stefàno -, e dal confronto non numerosi operatori del settore, è emersa la priorità di tutelare figure, quali appunto la guida turistica, l'accompagnatore turistico, la guida naturalistica e l'interprete turistico, ed arginare il fenomeno dell'esercizio spesso improvvisato di tali professioni, che rischia di penalizzare la capacità della Puglia non solo di attrarre ma anche di far tornare i turisti".

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