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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Turismo, evasione fiscale e sfruttamento dei lavoratori: "Legalità a 360 gradi"

Cgil sollecita un confronto nei comuni di maggior attrazione. Senza rispetto della regole contrattuali "la ricchezza giova soltanto a pochi"

LECCE - Il turismo genera valore soltanto se è legale: tanto dal punto di vista fiscale, quanto da quello del rispetto delle leggi sul lavoro e dei relativi contratti nazionali. La Cgil, attraverso i segretari generali provinciali Valentina Fragassi (Cgil) e Mirko Moscaggiuri (Filcams Cgil), chiede al prefetto di Lecce di sollecitare l'azione degli ispettori del lavoro e al contempo ai comuni a vocazione turistica, a partire dal capoluogo, per incrociare i dati tra presenze segnalate in questura da parte delle strutture ricettive (obbligo) e la tassa di soggiorno versata. 

In questo modo, spiegano dal sindacato, si vuole reprimere anche il fenomeno del dumping contrattuale perché se un imprenditore, infrangendo le norme, non paga i suoi dipendenti come dovrebbe e alle condizioni di lavoro prestabilite (turni, ferie), il vantaggio economico che ne consegue è un danno per il lavoratore e per chi agisce nel pierno rispetto delle regole: il turismo basato sullo sfruttamento non può considersi ricchezza. La questione del sommerso, da ultimo, è stata agitata dal presidente della Camera di commercio, Alfredo Prete, con un post nel quale manifestava il sospetto di una forte concorrenza sleale, fondata sull'esercizio abusivo. La Cgil allarga la prospettiva a 360 gradi.

"Rispetto ai numeri delle presenze turistiche - scrivono i segretari -, sicuramente la Puglia e il Salento si attestano tra le mete a maggiore e crescente attrazione. E questo è un dato positivo. Evidenziamo però che, ancora oggi, i dati sull’occupazione parlano di lavoro instabile, accessorio, fatto sostanzialmente di evasione contrattuale e di utilizzo sempre più diffuso dei voucher. I famosi ticket da mini-impieghi sono diventati, se non la regola, lo strumento predominante per impiegare personale addetto alle strutture turistiche, balneari, ricettive, e ai pubblici esercizi, soprattutto nel periodo estivo. Ricordiamo, a questo proposito, che la Cgil promuove un referendum per l’eliminazione dei voucher dal mercato del lavoro italiano, la cui introduzione, invece dell’emersione dal nero, sta agevolando l’illegalità e l’ulteriore precarizzazione del lavoro".

La Filcams inoltre sta promuovendo, a livello nazionale, una campagna di comunicazione #summerwar e #ifantastici400000 (si stima in 400mila circa in Italia il numero di lavoratori stagionali del turismo), per denunciare le condizioni di lavoro, spesso ai limiti della legalità, dei lavoratori stagionali e richiamare l’attenzione sui gravi problemi di chi lavora nel settore, a partire dall’irrisorio periodo di sostegno al reddito durante la disoccupazione.

Il sindacato conclude il suo contributo ribadendo di credere fermamente nel progetto del distretto turistico che il prefetto Claudio Palomba ha fortemente voluto non appena giunto a Lecce dopo l'esperienza a Rimini, "ma a patto che lo stesso sia condizionato verso il rispetto delle leggi e verso l’applicazione dei contratti collettivi del lavoro, perché se si garantiscono condizioni di lavoro di qualità, si fa l’interesse anche del territorio, di chi vi risiede e di chi vi arriva come turista".

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