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Economia

La zona 167 diventa franca: vantaggi fiscali da 5milioni di euro per le piccole imprese

Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto interministeriale che comprende una vasta area della periferia cittadina. Prevista anche l’esenzione dall’imposta sul reddito fino a 100mila euro. Il tributarista Maurizio Villani illustra i dettagli

LECCE – Cinque milioni di euro di esenzioni e sgravi per le piccole imprese nelle zone 167 A, B, C di Lecce, che costituiranno la Zona franca urbana inclusa nell’elenco del decreto interministeriale pubblicato il 4 aprile del 2014. Per quanto riguarda la Puglia – dotazione complessiva 60 milioni – interessate anche Andria, Barletta, Foggia, Lucera, Manduria, Manfredonia, Molfetta, San Severo, Santeramo in Colle e Taranto).

Si è definita quindi una volta per tutte la cornice istituzionale nella quale inserire il provvedimento più volte auspicato da Lo Sportello dei diritti, dal tributarista Maurizio Villani, e oggetto di discussioni e rinvii per lungo tempo. Di zone franche si parla da anni e intanto si sono succeduti vari esecutivi al timone del Paese, fino al mese di marzo dello scorso anno quando il ministero dello Sviluppo economico aveva individuato 44 aree tra Campania e Puglia, oltre alla provincia sarda di Carbonia-Iglesias. Pochi giorni dopo, però, un successivo decreto aveva escluso la Puglia e tirato dentro la Calabria. Questo perché era stata la stessa Regione a dirsi disponibile a sostenere il varo delle Zfu con fondi propri.

Ma quali sono, in concreto, i vantaggi? Lo spiega l’avvocato Villani: “E’ prevista l’esenzione dalle imposte sui redditi fino a 100mila euro per periodo di imposta, limite maggiorabile di 5mila euro per ogni nuovo dipendente assunto a tempo indeterminato. Lo sgravio è discendente, dal 100 al 20 per cento, nell’arco di quattordici periodi di imposta. Esenzione anche dall'Irap, in questo caso quinquennale, con esclusione di plusvalenze e minusvalenze dal calcolo del valore della produzione netta. Per i soli immobili collocati nella Zfu e utilizzati per l’esercizio dell’attività economica, scatta inoltre l'esenzione dall’Imu per quattro anni. Infine, per i soli contratti a tempo indeterminato oppure che non abbiano una durata inferiore a 12 mesi (e a condizione che almeno il 30 per cento degli occupati risieda nell’area della Zfu), è riconosciuto l’esonero al versamento dei contributi, anche in questo caso a scalare, dal 100 al 20 per cento, fino a quattordici anni”.

“Le agevolazioni sono aperte a micro e piccole imprese, già costituite alla data di presentazione dell’istanza, che svolgono la loro attività all’interno della Zfu e che non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali. Tra le condizioni per l'accesso agli incentivi, le aziende che svolgono attività non sedentaria dovranno dimostrare di avere almeno un lavoratore dipendente a tempo pieno o parziale che svolga nella sede collocata nella Zfu la totalità delle ore e di realizzarvi non meno del 25 per cento del volume d’affari complessivo. Per fruire delle agevolazioni, le aziende in possesso dei requisiti dovranno presentare domanda nei termini che saranno indicati nel bando del ministero dello Sviluppo economico. Nella domanda, dovranno essere indicati l’importo delle agevolazioni richiesto e le eventuali”.

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