Archipelago 2022: Tomoko Sauvage + Andrea Borghi
CASTRIGNANO DEI GRECI - Archipelago è una nuova sezione di MA/IN festival, curata da Aaltra, che inaugura le attività dell'edizione 2022 del Festival. ??, ?? e ?? Ottobre sono le date degli appuntamenti per il 2022, che si svolgeranno a Castrignano de Greci (LE) presso KORA - contemporary arts center.
ore 19.00:
artist talk con ?????? ??????
ore 21.00 live:
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TOMOKO SAUVAGE
musicista e sound artist giapponese di stanza a Parigi, ha realizzato performance, mostre e workshop in Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone. Le performance di Tomoko Sauvage vertono su un delicato equilibrio fra controllo e apertura al caso, alle percussioni accidentali di gocce, alle caratteristiche acustiche dello spazio e alle fragili tonalità create a partire da materiali fluidi ed effimeri, in un processo di costante movimento e dissoluzione. Oltre alla sua ricerca in solo, Tomoko ha collaborato con musicisti e coreografi fra cui Frédéric Nogray, Nicolas Lelièvre, Brigitte Chataignier, Francesco Cavaliere. In 'waterbowls', la performance proposta per ARCHIPELAGO, l'artista lavora con ciotole e recipienti di porcellana di diverse dimensioni, riempiti d'acqua e amplificati con idrofoni. La sua ricerca nasce dall'acqua nelle sue diverse forme – gocce, onde e bolle – dalle risonanze dei contenitori, così come dal feedback audio, dando origine a tessiture di drones e overtones naturali.
Andrea Borghi (1974) è un insegnante d'arte, artista sonoro e compositore elettroacustico con sede a Pietrasanta. Nelle sue creazioni esplora i rapporti tra suono e materia attraverso ausili tecnologici e processi digitali. La sua ricerca riguarda le relazioni tra l’elemento fisico e l’immaterialità del suono attraverso un processo che si colloca tra musica concreta e scultura. In 'Discomateria', il lavoro che presenterà per ???????????, Borghi esplora la tattilità e la matericità del suono attraverso oggetti a forma e dimensione di un LP, realizzati con vari materiali - come vetro, resina, metallo e recentemente anche marmo - ed elaborati con sostanze che trasformano la struttura della superficie dei materiali, come gli acidi. Nella live performance i dischi vengono utilizzati per produrre suoni direttamente dal materiale attraverso l’utilizzo di un giradischi preparato ed elaborati in tempo reale con Max/MSP. Iniziato nel 2010 come progetto legato alla pittura astratta del XX secolo e ispirato tanto allo spazialismo quanto al tachisme, oltre ai suoni, Discomateria produce un corpus crescente di pezzi d'arte autonomi.