rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Eventi

Blu, il primo singolo de La Malasorte che anticipa l’ep d’esordio Rgb

La Malasorte, duo salentino nato dall’incontro di Peter Proof, al secolo Pierluigi Conte, e Claudia Giannotta, lancia il suo primo singolo BLU che anticipa l’EP d’esordio RGB, un lavoro autoprodotto e indipendente nato e prodotto nello studio di Via Z.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

La Malasorte, duo salentino nato dall’incontro di Peter Proof, al secolo Pierluigi Conte, e Claudia Giannotta, lancia il suo primo singolo BLU che anticipa l’EP d’esordio RGB, un lavoro autoprodotto e indipendente nato e prodotto nello studio di Via Z. Il brano - disponibile su www.radiowau.it e sul profilo Instagram del duo a partire dal 2 Aprile - è un connubio di due generi che derivano dal background eterogeneo delle due menti: il rap e la world music.

Il risultato è un sound sospeso tra il dream pop e il cantautorato italiano pieno di colori freddi e di sfumature sonore tutte da ascoltare. L'idea di BLU nasce a Febbraio, dai due versi iniziali, che con semplicità descrivono un bisogno di fermare la ruota degli eventi, di respirare, necessario nel momento in cui ti accorgi che non puoi sempre andare troppo oltre. BLU è l'incertezza che nasce dalla troppe certezze, BLU è la calma, la noia voluta, cercata. La Malasorte, un nome ambiguo tanto quanto voi due, personaggi particolari e difficili da inquadrare. Come mai avete scelto di chiamarvi in questo modo?

E' ironico, questo nome è un talismano perché chiamare in causa la sfortuna è un modo per esorcizzarla, almeno questo è quello che ci raccontiamo. Tre sono i brani, tre sono i colori, tre saranno i video: Rosso, Verde e Blu, una bella sinestesia sensoriale. Quali sono le emozioni che legate ad ogni canzone/colore? Più che la ricerca di un’emozione, il colore descrive un’atmosfera, il blu evoca la calma, la capacità di sapere quando è meglio fermarsi piuttosto che andare avanti, senza una direzione, rischiando di perdersi. Il rosso e il verde li racconteremo più avanti, possiamo anticipare però che l'atmosfera cambierà. Il vostro percorso nasce e cresce nel Salento, un territorio fatto di una terra rossa, non sempre fertile verso le novità. Come vivete il panorama musicale leccese? Claudia: Nonostante tutte le contraddizioni culturali legate alla massificazione della proposta artistica in questo territorio, credo che ci siano e che ci siano sempre stati slanci interessanti ed innovativi nel panorama musicale leccese.

La nostra cultura è storicamente frutto di commistioni, più o meno naturali o rivoluzionarie, noi non facciamo altro che rinnovare questa "tradizione", con una buona dose di stoicismo. Oggi più che mai urge l'esigenza di evadere dal guscio confortevole del procrastinare, meglio agire, meglio mostrarsi e sfruttare le possibilità del confronto. Pierluigi: Lo vedo in crescita, per quanto non manchino contraddizioni. Lo vedo pieno di artisti e professionisti del settore che riescono a creare lavori di qualità, dai festival, tipo il SEI, a voi in radio. Vedo una forte crescita della consapevolezza nei propri mezzi da parte di tantissimi giovani (ma anche meno giovani), che stanno sicuramente alzando l'asticella della qualità qua a Lecce e provincia. Però vedo anche persone intente a curare solo il proprio orto, senza pensare che spesso aprirsi al dialogo è quello che fa davvero venir fuori musica e, in generale, arte che vale, o perlomeno interessante. Credo che sia giusto curare i propri interessi, capiamoci, ma i circoletti chiusi non mi sono mai piaciuti. Ma forse queste contraddizioni sono presenti dovunque, potrebbe non essere una nostra esclusiva. Pierluigi, artista dalle influenze Rap, Claudia, cantante dalle influenze World Music.

Come riuscite a far confluire questi mondi così diversi in uno solo? Oltre le categorie musicali, esistono solo incontri. Semplicemente a volte ti trovi. Non siamo mai state persone confinate in un solo ambito, sicuramente c'è stato bisogno di tanto lavoro, ma alla base bisogna essere predisposti a lasciare da parte i paradigmi di un genere o di un altro. BLU è il primo estratto dell’EP di esordio RGB. Il video è un mix di frammenti, di momenti, di sensazioni. Sembra quasi che racchiuda fotografie mentali di ricordi. Come nasce questo pezzo? Come il video? Pierluigi: Il brano nasce a Febbraio, semplicemente scrivendo quello che ci passava per la testa in quel momento. Da questo punto di partenza, in studio abbiamo dato una forma a quel che avevamo scritto ed è uscita fuori l'idea di unire queste sensazioni a dei colori. L'unico colore che ci è sembrato adatto a questo brano è il blu.

Claudia: Le immagini scelte sono la proiezione onirica di un flusso di coscienza, descrivono un'atmosfera che ha il colore dell'equilibrio. Abbiamo cercato di dare una prospettiva liquida a questo brano, perché metafora della società attuale. (Intervista a cura di Cristiana Francioso (Coolclub/ Radio Wau) La Malasorte è un duo italiano senza genere. Nasce dall'incontro di Peter Proof (Pierluigi Conte) e Claudia Giannotta, due artisti leccesi provenienti da background completamente diversi: il rap e la world music. Nel corso del 2019 lavorano a Lecce ai loro primi lavori, barricati nello studio di Via Z. Il 2 Aprile uscirà sul loro profilo Instagram BLU, il primo estratto dall'EP d'esordio RGB. Tre brani, tre video, tre colori, blu, verde e rosso (RGB). Ogni colore diventa un'atmosfera, un messaggio, un punto di vista diverso, un modo non convenzionale di affrontare la realtà.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Blu, il primo singolo de La Malasorte che anticipa l’ep d’esordio Rgb

LeccePrima è in caricamento