Festival del cinema francese: due giorni con Aïssa Maïga
G iovedì 16 settembre e venerdì 17 settembre la sesta edizione di Vive le cinéma - Festival del cinema francese dedica una speciale due giorni ad Aïssa Maïga , l’ospite di quest’anno.
Proseguono, inoltre, gli appuntamenti di Spazi Aperti della Visione .
Il festival si tiene a Lecce dal 14 a al 18 settembre 2021 , con una selezione dei migliori film del cinema francese contemporaneo, incontri e intersezioni con le altre arti visive in un’esperienza trasversale e dal respiro internazionale.
Vive le cinéma è u n’iniziativa di Apulia Film Commission e Regione Puglia - Assessorato alla Cultura e Turismo, a valere su risorse di bilancio autonomo della Fondazione AFC e risorse regionali del Piano straordinario "Custodiamo la Cultura in Puglia 2021”. Prodotta nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network, ideazione e organizzazione Scirocco Films, in collaborazione con Polo BilioMuseale di Lecce e Museo Castromediano, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, corso di laurea in Dams (Discipline delle arti della musica e dello spettacolo) dell’Università del Salento.
Le donne, i giovani, il mondo LGBTQ+, il meltin’pot culturale delle metropoli europee sono tra i protagonisti di questa sesta edizione, negli straordinari film - molti dei quali girati da registe di fama o da promettenti e già premiate professioniste – capaci di donare nuove e profonde prospettive alle grandi questioni del nostro tempo.
Domani, giovedì 16 settembre e venerdì 17 settembre è in programma la speciale due giorni ad Aïssa Maïga , l’ospite di quest’anno.
Attrice premiata, francese di origine maliana e senegalese, Aïssa Maïga si è distinta anche per il suo impegno attivo per i diritti civili e la parità di genere (paladina del movimento #meetoo in Francia), contro il razzismo nel mondo dello spettacolo (ha contribuito alla scrittura del libro-manifesto “Essere nera non è il mio mestiere”), per l’ambiente e per l’Africa, a cui ha dedicato il suo documentario, “Marcer sur l’eau” , realizzato in Niger, che filma uno dei tanti villaggi vittime del riscaldamento globale.
Il documentario, selezionato al Festival di Cannes, verrà presentato alla presenza dell’autrice domani, giovedì 16 settembre alle ore 20.30 nella Giornata internazionale per la preservazione dello strato di ozono .
La due giorni dedicata ad Aïssa Maïga prosegue v enerdì 17 settembre alle 18 , con la masterclass in programma al Rettorato dell’Università del Salento, nella quale la regista dialogherà con Luca Bandirali, critico cinematografico e docente di UniSalento.
Tra i film interpretati da Maïga, “Bamako” di Abderrahmane Sissako (2006) per il quale ottiene una nomination come migliore attrice emergente al Premio César, “ Mood Indigo - La schiuma dei giorni” di Michel Gondry ( 2013 ), “Benvenuto a Marly-Gomont” di Julien Rambaldi ( 2016 ), “ Il ragazzo che catturò il vento” di Chiwetel Ejiofor (2019), “ Mon frère - Tutto per mio fratello” di Julien Abraham (2019).
Oltre alla vasta rosa di film realizzati in Francia, ha lavorato in Italia in “Bianco e nero” di Cristina Comencini, con Fabio Volo.
Il programma di giovedì 16 settembre.
Giovedì 16 settembre è la serata dei documentari: dopo il corto d’apertura “Premier amour”, i lungometraggi “Marcher sur l’eau” di Aïssa Maïga, che sarà ospite della serata, e “La cravate” di Mathias Théry ed Étienne Chaillou, uno spaccato della vita politica della Francia contemporanea.
Il primo spettacolo comincia alle 20.30 con il corto Premier amour di Florent Gouëlou. Un drag show in un bar parigino. Il pubblico ha occhi solo per la star della serata, Cookie Kunty. Ma in fondo alla sala, Baptiste, il suo ragazzo, la sta guardando forse per l'ultima volta.
A seguire, il documentario Marcher rur l’eau di Aïssa Maïga , presentato alla presenza dell’autrice.
Nel nord del Niger, il villaggio di Tatiste, vittima del riscaldamento globale, sta lottando per l'accesso all'acqua. Houlaye, quattordici anni, come altri giovani, cammina per chilometri ogni giorno per prendere l'acqua: questo compito quotidiano le impedisce, tra l'altro, di frequentare la scuola. Tuttavia, l'area nasconde nel sottosuolo un grande lago sotterraneo, basterebbe una trivellazione per offrire a tutti una vita migliore.
La seconda proiezione è alle 22 , con il documentario La cravate di Mathias Théry e Étienne Chaillou.
Bastien ha vent'anni e da cinque milita nel principale partito di estrema destra. Promosso a segretario di circoscrizione del Front National ad Amiens, quando inizia la campagna presidenziale del 2017 viene invitato dal suo superiore a impegnarsi di più nel partito; sogna una carriera politica, ma i vecchi demoni riaffiorano.
Vive le cinéma 2021
Da martedì 14 a sabato 18 settembre torna a Lecce Vive le cinéma , unico festival del cinema francese del Sud Italia .
La città della pietra dorata, culla del Barocco, ospita una straordinaria selezione di film, cortometraggi e documentari prodotti in Francia, cuore della settima arte in Europa, in un incontro che unisce storia e contemporaneo, appassionati e protagonisti del cinema, artisti e produttori.
Proiezioni, ma anche masterclass di approfondimento, percorsi di formazione sul campo per gli studenti universitari, intersezioni con le altre arti visive in un’esperienza trasversale e dal respiro internazionale. Un’occasione unica che trasforma il tempo del “divertissement” in una fucina creativa che ha già portato, negli anni, a importanti collaborazioni e connessioni, consolidando un vero “patto culturale” tra la Puglia e la Francia.
Due chiostri nel cuore del Barocco
P er la sua sesta edizione, la manifestazione rafforza il legame con l’ Università del Salento : oltre a confermare il percorso di formazione sul campo riservato agli studenti (che prevede, quest’anno, anche l’assegnazione di premio), la manifestazione trova dimora nello splendido chiostro del Rettorato dell’Università del Salento , un luogo simbolo della dedizione alla conoscenza e alla ricerca. Una passione, questa, condivisa anche da Vive le Cinéma, che nel complicato tempo della pandemia sceglie di confermare il proprio impegno per il cinema di qualità (in tutta sicurezza), nonostante le inevitabili difficoltà e restrizioni del momento.
Ad attendere gli spettatori, un’attenta proposta di titoli in lingua originale con sottotitoli in italiano, quasi tutti in anteprima nazionale, molti dei quali premiati o candidati al Premio César, “l'Oscar francese”, e in altri prestigiosi concorsi internazionali, che verranno proiettati sullo schermo allestito nel Chiostro del Rettorato.
Altra location della manifestazione, il chiostro cinquecentesco del Convitto Palmieri (in piazza Carducci), anche questo, storico monumento della cultura a Lecce, presso cui Vive le cinéma torna con le esposizioni e i talk della sezione “Spazi Aperti della Visione”.
La formazione al centro
L’ approfondimento non manca anche in questa edizione, con la masterclass di Luca Bandirali , critico cinematografico, docente di UniSalento, che venerdì 17 settembre alle 18 nel chiostro del Rettorato dialogherà con A ï ssa Ma ï ga , l’ospite di quest’anno.
In un momento di passaggio quale è quello attuale - a un anno e mezzo dall’inizio della pandemia -
in cui il mondo della cultura è chiamato ad ardue sfide, Vive le cinéma sceglie inoltre di abolire i consueti premi e propone, per la prima volta, due premi speciali legati alle attività di formazione sul campo promosse dal festival, che in queste settimane stanno coinvolgendo decine di ragazzi universitari e delle superiori.
Vive le cinéma rafforza ulteriormente, quindi, il suo legame con il territorio a partire dai più giovani, puntando da un lato alla formazione di un pubblico più consapevole, avvicinando i ragazzi al grande schermo e, in particolare, al cinema francese, dall’altro contribuendo a sviluppare le competenze utili a lavorare all’interno di un festival cinematografico.
Per questo, Vive le cinéma sviluppa la relazione, già consolidata, con due importanti realtà formative quali il corso di laurea in Dams - Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo dell’Università del Salento e il Liceo Palmieri di Lecce , affidando per la prima volta agli studenti il ruolo di giurati .
La giuria Dams conta su un gruppo di lavoro già “esperto” (una parte del gruppo ha partecipato a una giuria di studenti alla 78esima Mostra del cinema di Venezia) che fin dalle precedenti edizioni è stato coinvolto attivamente nell’organizzazione, nella comunicazione e nella produzione del festival, integrato allo staff dei volontari.
La seconda giuria è composta invece da studenti del Liceo Palmieri di Lecce, i quali hanno seguito un laboratorio di critica cinematografica nella passata edizione del festival e quest’anno tornano per premiare il loro film.
Infine, altra importante novità del festival è la collaborazione con l’ Accademia della Carità della Fondazione Casa della Carità di Lecce, che permetterà agli ospiti della casa della Carità di vedere i film in programma, partecipando a momenti di confronto e discussione ad hoc.
Spazi Aperti della Visione
Anche quest’anno, Vive le cinéma fa incontrare il cinema con le altre arti visive nella sezione Spazi Aperti della Visione a cura di Lorenzo Madaro e Brizia Minerva , con un focus su Simon d’Exéa , francese classe 1983, divenuto uno dei fotografi più apprezzati della scena romana.
“Backstage” di Simon d'Exéa, allestita nel chiostro cinquecentesco del Convitto Palmieri, indaga il dietro le quinte dell’arte contemporanea, un racconto ossessivo di immagini che compongono un grande puzzle, quello delle mostre e degli studi degli artisti, luoghi di creazione e verifica dell’opera d’arte. Dagli atelier, alle realtà museali quali Villa Medici - Accademia di Francia a Roma, alla Galleria nazionale d’arte moderna, lo sguardo fotografico di Simon d'Exéa rintraccia visioni e suggestioni legate a idee, display espositivi e immaginari.
Mercoledì 15 e giovedì 16 settembre alle ore 21 verrà proiettata l’intervista con l’artista e i due curatori , per approfondire il processo creativo e la visione che dà forma a un’opera d’arte. Sabato 18 settembre è in programma un talk in presenza.
Assistente di Claudio Abate e, in seguito, dell’artista Ileana Florescu, di pari passo con il suo cammino di ricerca personale si concentra sulla documentazione di mostre ed opere, collaborando con numerosi artisti, musei e gallerie romane. Le sue fotografie si collegano agli elementi fondanti della sua educazione artistica: spazio, volume e luce.
> Per garantire la sicurezza degli spettatori, quest’anno per accedere agli spettacoli è richiesta la prenotazione dei biglietti, acquistabili a un costo di 3 euro il quale dà accesso a uno spettacolo di un corto e un film (mercoledì 15 e giovedì 16 sono previsti due spettacoli, ognuno con la formula corto più film).
> I biglietti sono disponibili su OOOH.EVENTS.
> Nel rispetto della normativa anti-Covid, l’accesso è consentito solo con Green Pass.
Potete contattare me per organizzare interviste con Aïssa Maïga .
> QUI IL PRESS KIT CON LE FOTO DEI FILM IN PROGRAMMA:
https://drive.google.com/drive/folders/1vDsORfvW5xs9WuUDfMUD4kaG4ucdIreW?usp=sharing
Info https://www.vivelecinema-festival.com/