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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cocciante e l'amore infinito di "Giulietta e Romeo"

Il compositore è giunto questa mattina a Lecce per presentare l'opera shakespeariana che andrà in scena per tre giorni, dal 21 al 23 giugno, nelle Cave del Duca di Torrevecchia a Cavallino

Dice subito che le formalità non gli piacciono e allora fa spostare le poltroncine di velluto rosso fatte predisporre dietro il tavolo e si mette a sedere di fronte la schiera di giornalisti, a loro volta fatti accomodare al centro del foyer del Politeama Greco di Lecce. Riccardo Cocciante, pantaloni bianchi e camicia nera, saluta stingendo la mano a tutti, poi si siede, fa mandare il video che presenta, attraverso alcune scene salienti, il suo ultimo lavoro, che lo vede compositore insieme con il paroliere Pasquale Panella nell'opera popolare "Giulietta e Romeo" di Shakespeare, andata in scena in prima mondiale lo scorso primo giugno all'arena di Verona e che debutterà a Lecce dal 21 al 23 giugno nelle Cave del Duca di Torrevecchia a Cavallino. Dopo la tappa salentina, il tour farà ritorno nuovamente a Verona (13 settembre), per proseguire a Milano (5 ottobre), Roma (19 ottobre) e Torino (15 novembre).

Una produzione imponente "Giulietta e Romeo", come Cocciante ci aveva abituato con "Notre dame de Paris", iniziata quattro anni fa e che ha messo in moto un vero e proprio esercito di collaboratori: 215 comparse tra artisti e personale tecnico alla produzione. Il cast vero e proprio conta invece 34 artisti (26 cantanti e otto ballerini), tutti giovanissimi, tra cui sette al di sotto dei 18 anni e perfino tre sono quindicenni.

La musica. La colonna sonora dell'opera shakespeariana è stata realizzata tra settembre 2006 e aprile 2007, tra Londra, Parigi, Roma e Verona; vi hanno preso parte 156 artisti tra musicisti, coristi classici, coristi "di strada", voci bianche e solisti, mentre la direzione musicale è di Rick Wentworth, uno di quelli che nella sua carriera ha collaborato con nomi del calibro Pink Floid, Paul McCartney e Rogers Waters. "Con Giulietta e Romeo - ha detto Cocciante - ho cercato di inserire il dramma in musica nel linguaggio musicale contemporaneo, fondendola con la tradizione classica della grande orchestra e della vocalità impostata ma non micorfonata, una prerogativa della lirica, alle potenzialità espressive insite nell'uso della tecnologia".

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