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Con la festa di Sant’Ippazio, agricoltura e tradizioni nel parco costiero

Nel cuore del parco naturale regionale costa Otranto-Santa Maria di Leuca e bosco di Tricase, il 18 e il 19 gennaio, in occasione della festa, la grande fiera-mercato della "pestanaca" che fonde agricoltura biologica e tradizioni

TIGGIANO - Il piccolo paese di Tiggiano dà i natali a una caratteristica fiera-festa in onore del suo patrono, Sant’Ippazio. L’evento richiama puntualmente molti cultori del cibo di stagione, perché collegato con la maturazione  della “pestanaca ” (Daucus carota): figlia nobile della famiglia delle carote ed illustre esempio di conservazione della biodiversità, oggi localizzabile quasi esclusivamente in tale zona.

Quest’anno un’importante novità sottolinea la centralità della fiera-mercato, come luogo delle tradizioni alimentari salentine: lo sportello agricolo del “parco naturale regionale costa Otranto Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, infatti, affianco al Comune di Tiggiano, organizza un’esposizione gustosa con alcune aziende biologiche che operano nell’area protetta. Il coinvolgimento dell’ente parco è anche un primo passo verso la costituzione della “comunità del cibo” certificata, con un proprio marchio, ed organizzata in un sistema virtuoso aperto alle aziende locali che producono nel rispetto dell’ambiente e della tipicità.

La caratteristica della festa è data dall’intreccio tra devozione popolare e natura. Tale ortaggio è direttamente collegato al culto del patrono, sant’Ippazio, e alla fiera in suo onore che si festeggia ogni 19 gennaio: qui la carota fa bella mostra di sé in un mercato che sancisce l’inizio dell’annata agraria nei paesi del basso Salento.

Piccolo prodotto della terra, ma straordinariamente ricco di proprietà organolettiche, la “pestanaca” è un mix di vitamine e Sali minerali di grande aiuto per salute e benessere. Nel suo colore violaceo un elisir per pelle e capelli; infatti, rispetto alle comuni varietà sul mercato, essa presenta più alte concentrazioni di fibre e betacarotene, oltre ad essere l’unica capace di produrre un elemento antiossidante e antiinfiammatorio come le cianifìdine.

Le sementi sono amorevolmente selezionate e coltivate tra Tricase, Tiggiano e Specchia da pochi appassionati: esse richiedono pazienza e fatica perché la pestanaca esige cure minuziose e costanti, oltre ad un particolare tipo di terreno. Da qui l’idea di farne un marchio riconosciuto dalla Regione Puglia tra i Pat (Prodotti agricoli tradizionali) per tutelare un prodotto radicato nella terra e nel cuore di Tiggiano.

Il 19 gennaio, i palati raffinati potranno gustare qui la croccante e aromatica carota di sant’IppazioSant'Ippazio (sito del comune di Tiggiano)-2 cruda, senza condimenti, anche se le declinazioni sapienti di cuochi e pasticceri l’hanno trasformata in primi piatti e contorni, tortini salati e dolci, budini e gelati, yogurt e infusi per liquori molto attraenti.

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