Alceste Ayroldi presenta Roberto Esposito al Club 94
"The Decades" è il disco d'esordio di Roberto Esposito. Si tratta di un disco per piano solo, contenente dieci tracce, tra cui un pezzo tradizionale griko rivisitato. La tracklist comprende: Ètude Hirondelle, Kalinifta, Ispirazione n.1 Acqua, Ispirazione n.2 terra, Ispirazione n.3 Fuoco, Biancalunaneve, Samba Adriatica, Antidotum Improptu, Rhapsody for Rach, The Decades.
Il disco, oltre ad avere un buon riscontro di critica sta dimostrando ampi consensi di pubblico attraverso le esibizioni live di Esposito, dai piccoli club in cui si vive e si respira musica 24 ore al giorno, a contesti più ampi, fino a vere e proprie mecche del jazz.
Hanno detto di Esposito:
«Musica per orecchie, cuore e cervello.» (Stefano Bollani)
«Un viaggio nel tempo e nei luoghi, anche in luoghi e tempi sovrapposti, visionario e pieno di idee; pianismo a 360 gradi memore di tutta la storia.» (Giovanni Sollima)
«Roberto Esposito arriva con The Decades al disco di esordio prima dei trent'anni e riflette in quest'opera l'ecletticità di un percorso che lo ha visto studiare il pianoforte sia dal punto di vista accademico che dal versante del jazz e delle sue suggestioni più attuali. ?Il piano solo proposto da Esposito in The Decades si pone come sintesi di suggestioni differenti. L'impostazione classica si colora via via di alcuni riferimenti jazzistici, di uno sguardo interessato alle tante tradizioni popolari del Meridione, di reminiscenze provenienti dal rock sinfonico. Esposito riassume tutto questo nei suoni acustici prodotti dagli ottantotto tasti, dalla cassa armonica, dai pedali e dalle corde: sostenuto da una disposizione energetica e, spesso, veemente, il pianista realizza un meccanismo composito all'interno del quale le ispirazioni si compenetrano in un unicum del tutto inscindibile. Il pianista alterna con il gioco delle dinamiche i momenti differenti e, soprattutto, mantiene in primo piano un certo nitore melodico: linee sempre leggibili permettono all'ascoltatore di seguire il discorso e di lasciarsi portare senza difficoltà nel periplo musicale architettato da Esposito.» (tratto da https://www.jazzconvention.net/index.php?option=com_content&view=article&id=2197:roberto-esposito-the-decades&catid=2:recensioni&Itemid=11)
Biografia di Roberto Esposito
Nasce a Tricase, nel Salento, nel 1984. Si specializza in Repertorio Pianistico sotto la guida di Roberto Cappello, laureandosi con 110 e Lode e il plauso della commissione. Grazie alla sua ampia formazione, le sue composizioni evidenziano riferimenti sia alla musica folkloristica del sud d'Italia (pizzica, taranta), sia agli schemi compositivi e formali classici quali improvvisi, studi, fantasie, rapsodie, mediati da un linguaggio jazz, spontaneo, salvifico. Il disco, di esordio, è edito dall'etichetta Workin' Label e distribuito da IRD a partire dal 3 Giugno 2014. Esposito ha collaborato con Fabrizio Bosso, Orchestra Fondazione Arturo Toscanini, Julian Oliver Mazzariello, Jazz Art Orchestra, Luca Alemanno, Dario Congedo, Joe Bastianich. Apre i concerti di Dado Moroni, Enrico Rava. Si esibisce a Piano City Milano, Pianoforte Sostenibile Arezzo, Copenhagen Frede's Bastion, Vienna Classical Next, Barezzi Live Festival (Pr), Tour Music Fest (Roma), Verdi Festival (Pr), Fazioli Showroom Milano.
Esposito sarà intervistato e introdotto dal critico musicale Alceste Ayroldi. Ayroldi è giornalista, docente, producer, consulente artistico, per numerose realtà culturali e festival sul territorio italiano. Nel corso della sua storia professionale, ha collaborato a vario titolo con artisti come Bobby Watson, Marcus Miller, Pat Metheny, Manhattan Transfer, John Abercrombie, Enrico Rava, Paolo Fresu, Kenny Barron. Tra le collaborazioni, vanno annoverate anche la direzione artistica di Ba.Si. Jazz con la Fondazione Siena Jazz.
Alla presentazione, seguirà la jam nel pieno spirito del progetto OJFactory.