Il Barroccio ospita Alex Semprevivo
Lunedì 1 Luglio alle 22.00
Il Barroccio ospita, Alex Semprevivo con la presentazione del disco ART of The Messengers.
ALEX SEMPREVIVO BATTERIA
ANDREA PERRONE TROMBA
GIOVANNI CHIRICO SAX CONTRALTO
ANGELO MASTRONARDI PIANO
COSIMO ROMANO CONTRABBASSO
Lecce, V.ledell'Università
Descrizione:
Esce in Italia e all’estero e nei principali stores digitali, ART of The Messengers, esordio discografico del batterista Alex Semprevivo, prodotto dall’etichetta discografica GleAM Records.
Il batterista salentino ha lavorato in questo progetto a stretto contatto con il pianista e produttore Angelo Mastronardi, impegnato insieme al leader nella stesura degli arrangiamenti di cui hanno curato la veste armonica e strutturale in linea con una visione estetica condivisa, in cui il rispetto e l’amore verso la musica dei Messengers si sposano con le tendenze innovative maturate fianco a fianco nel secondo lavoro discografico del pianista(NewThings, Same Words
GleAM Records 2017/Believe Digital).
Un disco energico dal drive incisivo in cui il rispetto della tradizione hardbop si incontra con le interessanti soluzioni ritmiche del leader e con le inaspettate incursioni della band in un modern jazz di alto profilo.
Dicono di Lui:“[...] I
l progetto del batterista salentino è attraversato da una potente vibrazione, frutto di una invidiabile consapevolezza, e di un'altrettanto invidiabile conoscenza del repertorio.
Nessuna scelta scontata nell’ allestimento della scaletta, arrangiamenti che guardano agli originali senza negarsi spazi di manovra autonomi.
Soprattutto, a colpire è la capacità di entrare nelle pieghe di senso, anche le più sottili, e nelle sfumature semantiche di quel repertorio.Tutto è al serviziodi un disegno estetico assai chiaro, sin dalle prime note-il disco si apre con i passi di qualcuno che va a sedersi alla batteria per iniziare il suo assolo-e dalle ultime, quelle di una versione remix di No problem. Ecco, l’immagine è quella di un talentuosissimo batterista che va verso Blakey, provando ad"attualizzarlo”, mettendone areagire la musica, la sua vitalità sanctified in un nuovo contenitore stilistico, dimostrando come, a distanza di tanti anni, l’
arte dei Messaggeri può essere l’ingrediente di una manipolazione sonora così audace e inattesa. Un disco sorprendente e bellissimo.(Vincenzo Martorella).