Cesare Dell’Anna e Opa Cupa al Solatio di Torre Suda
Il 23 luglio il Solatio di Torre Suda festeggia i 20 anni di attività.
E lo fa con un concerto di Cesare Dell’Anna e Opa Cupa, e il loro Baluardo Live Tour.
Una festa speciale, per ripercorrere le tappe più importanti di questi 20 anni e di questo lido e ristorante sul mare. Un luogo simbolo della Costa ionica salentina, tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca, che ha contribuito alla vitalità di Torre Suda e di tutta la zona.
Start ore 22,00.
Ingresso gratuito.
Info 0833582402.
OPA CUPA:
La band, nata nel 1998, rappresenta il primo progetto balkan nato in Salento.
Opa Cupa è il racconto di testimonianze irripetibili, è una storia di immigrazione, il racconto di viaggi e partenze in cui la condivisione e l’esplorazione generano un’alchimia potente in grado di far crollare le barriere sociali dinanzi al confronto tra etnie e culture apparentemente lontane e diverse.
Opa Cupa è il sud del mondo dal quale nasce il nuovo fermento, è la periferia dimenticata ai margini da cui si generano i cambia-menti.
Il percorso artistico della band è caratterizzato dalla ricerca delle melodie dei Balcani che si incrociano con le sonorità tipiche del Sud Italia. Arricchite da sfumature progressive jazz e impreziosite dai tempi dispari e irregolari, creano un connubio perfetto fra tradizione ed avanguardia.
L’esplosiva band guidata dal Maestro Cesare Dell’Anna negli anni si è nutrita di contaminazioni, esperimenti e dinamicità. Il cuore pulsante degli Opa Cupa è infatti la continua voglia di sperimentare ed arricchirsi musicalmente tramite l’esplorazione di nuovi percorsi sonori, senza la paura di spingersi oltre le barriere di genere.
Grazie a questo spirito di inclusione e ai testi intrisi di messaggi socio-culturali, gli Opa Cupa negli anni hanno trovato terreno fertile in tutta Italia ma anche in Europa passando dalla Spagna alla Germania, dalla Francia all’Inghilterra e da vari Paesi dell’Est fino agli States per una lunga tournée, sfondando le resistenze linguistiche e di costume.
“Baluardo”:
quarto album della band
Contro tutte le censure, un acuto riflettere del suono sulla bellezza dell’arte.
Qui Cesare Dell’Anna mischia le carte per l’ennesima volta sfidando se stesso, amalgamando immaginari colti con espressioni popolari. Il sound degli Opa Cupa è sfrontato, sprezzante del pericolo di osare che viene rovesciato ed utilizzato per giocare.
Il risultato è un viaggio che non può essere raccontato, bisogna farsi trascinare in un mondo in cui l’arcobaleno ritmico disegna la strada percorsa dai musicisti; un viaggio che si affronta scalzi nonostante sotto i piedi ci siano le macerie delle periferie non ricostruite dell’Est Europa, mentre spira a tratti un vento dal Maghreb e a tratti la brezza marina dal Salento.
“Baluardo” diventa la fortezza in rovina da cui si innalza l’urlo di battaglia per affrontare le ingiustizie sociali e personali dei giorni nostri. In questo lavoro si trova tutta l’energia opposta alla distruzione dei sogni e alla mancanza di vergogna la quale fa sì che le poltrone dei piani alti siano occupate da governanti spesso collusi e senza scrupoli, controllori che si muovono impuniti tra strumentalizzazioni e leggi interpretate per interesse personale.
“Baluardo” è acuto riflettere del suono sulla bellezza dell’arte nella sua massima espressione di libertà e creatività, svincolata dagli schemi del clientelismo politico che ammanetta la musica, la censura e rende i suoi protagonisti “mercanti d’arte”.
Vittima illustre di tali ingiustizie è stata “La Casa della Musica – Livello 11/8”, nido primordiale di ideali in cui è stato concepito e realizzato il nuovo progetto degli Opa Cupa. Un luogo di incontro e confronto per artisti pieni di vita con un ricco bagaglio di esperienze da raccontare e che trovano una “residenza artistica” in cui raccontarsi e dar voce al proprio pensiero.
SOLATIO:
Nasce nel luglio del 1999 da un’idea di Gabriele Toma – giovane e impegnato abitante di Racale, che coinvolge gli amici Antonio Salsetti e Carlo Minutello in un’avventura a quei tempi visionaria: creare a Torre Suda, località che venti anni fa era nota solo agli abitanti del posto, un luogo di eventi e relax, uno stabilimento balneare nella splendida baia che fosse anche nodo di socialità e turismo di qualità. Negli obiettivi questa attività di impresa sarebbe diventata un traino per la marina di Racale, che merita per bellezza e ambiente (quest’anno ha meritato il riconoscimento delle 5 vele di Legambiente).
Nel 2006 Gabriele venne a mancare a 43 anni, ma il sogno che nel frattempo aveva preso la forma e il nome del Solatio, è stato portato avanti dai soci.
Oggi questa storia soffia su 20 candeline, traguardo non usuale di questi tempi a queste latitudini. Segno di perseveranza, di competenza, di passione. Dall’essere solo un lido, il Solatio è passato negli anni a integrare l’attività con un ristorante e una location per eventi e cerimonie esclusive ed eleganti.