Frammenti di memoria: il concerto a Gallipoli
Sabato, 22 febbraio, presso la Biblioteca Comunale di Gallipoli, partirà il “Festival per il centenario di Francesco Luigi Bianco”, compositore e pianista gallipolino del XIX° secolo (1859-1920).
Il festival, che è un progetto culturale composto da più eventi e abbraccia la storia, le tradizioni locali, la musica, la poesia e la danza, vedrà l’esecuzione in prima assoluta di molte opere inedite di artisti gallipolini sia del presente che del passato. Vanta il patrocinio dell’Assessore dell’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia ed è organizzato dall’Associazione Filarmonica Città di Gallipoli presieduta da Luciano Alemanno, in collaborazione con il Comune di Gallipoli e con l'Accademia Lirica di Copertino “Germogli d’arte” guidata dal tenore internazionale Salvatore Cordella. Direzione artistica del soprano Laura De Vita e arrangiamenti musicali del M° Luigi Solidoro.
Laura De Vita, ex avvocato, nel 2019 ha pubblicato una biografia completa del M° Bianco, con un'appendice di spartiti riportati alla luce dopo un secolo di oblio, e recentemente ha rintracciato anche i discendenti dell'illustre musicista e creato un logo commemorativo per celebrare il centenario della sua morte.
Per la serata d'inaugurazione, sabato 22 febbraio, verranno declamate poesie di don Luciano Solidoro, Emilio Passeri e don Pippi Leopizzi; si parlerà del carnevale gallipolino e verranno eseguite alcune composizioni inedite di Francesco Luigi Bianco, Gino Metti, Ercole Panico e Alfredo Dongiovanni.
Ospiti della serata saranno: il Sindaco-Poeta di Gallipoli Stefano Minerva, don Salvatore Leopizzi (fratello del compianto Don Pippi) e il giornalista dott. Giuseppe Albahari. Voci recitanti: Luigi Grassetti e Antonietta Albate.
Per quanto riguarda l'aspetto musicale, gli artisti saranno: i soprani Laura De Vita e Antonella Marzi, il baritono Francesco Dell'Orco, Luigi Solidoro al pianoforte, Tommaso Passeri al violino, Antonio Monterosso al clarinetto. Conduce la serata il dott. Eugenio Chetta.