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La protesta dei disabili in carrozzella: "Concerto dei Negramaro, solo quindici posti "

"Non chiediamo biglietti gratis, ma libero accesso", precisa Veronica Calamo, amministratore della cooperativa L'Integrazione Onlus. L'assessore Andrea Guido prende a cuore la vicenda e annuncia di voler scrivere a organizzatori e Giuliano Sangiorgi: "Avrebbero potuto tutelarli meglio"

LECCE – Solo quindici ingressi per i diversamente abili su sedia a rotelle al concerto dei Negramaro di sabato 26, allo stadio Via del Mare. La protesta arriva da Veronica Calamo, amministratore unico della cooperativa “L’Integrazione Onlus” e raggiunge anche Palazzo Carafa, dove l’assessore alle Politiche ambientali, Andrea Guido, ha preso talmente a cuore la vicenda, da decidere di scrivere agli organizzatori e allo stesso Giuliano Sangiorgi.

“Non chiediamo biglietti gratis – tiene a precisare Veronica Calamo -, ma libero accesso. Utilizzando gli spazi in maniera diversa e organizzandosi per tempo si può garantire l'ingresso a più persone in carrozzina”.

“Per altri concerti i posti sono più numerosi – aggiunge, ricordando anche che - alle partite di calcio sono ancora di più. Per tale evento, gli organizzatori hanno riservato per i diversamente abili un massimo di quindici posti e che gli stessi si sono esauriti il 15 marzo scorso”.

L’amministratore della Onlus sostiene di aver ricevuto l’informazione direttamente da Francesca Simone, della Live Nation, la società che gestisce l’evento, quando ha provato a prenotare posti per conto di diversamente abili che frequentano la cooperativa. "Mi chiedo se per un evento così importante per la città di Lecce sia giusto riservare solo quindidi posti per i diversamente abili, e se tale ristrettezza non rappresenti un limite all’integrazione sociale”.

“Se è vero quanto mi è stato riferito dalle associazioni leccesi - commenta amaramente l'assessore Andrea Guido –, i diversamente abili sono stati abbandonati a se stessi. Non è giusto. Scriverò personalmente ai signori di Live Nation e a Giuliano Sangiorgi, e dirò loro che avrebbero potuto tutelare meglio la loro dignità dei cittadini diversamente abili”.

Parole che provocheranno sicuramente nuove polemiche. “Corriamo verso il 2019 con dei traguardi e degli obiettivi precisi – ricorda, citando la candidatura di Lecce a capitale europea della cultura -, rappresentati dalle otto utopie del Bid Book. Polistopia, utopia per il benessere sociale, è un modello urbano e sociale incentrato sull'inclusione e l'accessibilità, secondo cui l'estromissione di un individuo comporta una perdita di valore”.

“Polisstopia rappresenta l’apertura a tutti della nostra città, in tutte le occasioni.La responsabilità culturale trasforma le persone con speciali esigenze in persone con abilità speciali, ma questo principio, bello da decantare – conclude -, forse è troppo difficile ancora da applicare e far applicare”.

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