Simon & Garfunkel, l'arte dell'essenzialità
OASI TABOR CONCERT
Teorema Cosmologico
1-11-21 agosto 2018
Anfiteatro di Oasi tabor
Santa Caterina-Nardò (Loc. Cenate)
inizio concerti ore 21.15
21 agosto
SIMON & GARFUNKEL L'arte dell'essenzialità
Pierangelo Caputo voce
Rocco Mastrolia chitarra e voce
Terzo e ultimo appuntamento per la rassegna musicale di Oasi Tabor, con le melodie della chitarra e del dobro di Rocco Mastrolia accompagnato dalla voce di Pierangelo Caputo. Il duo si esibirà proponendo una selezione dei brani più importanti di Simon & Garfunkel, un popolare duo folk rock statunitense, costituito da Paul Simon e Art Garfunkel, fra i più famosi artisti musicali degli anni sessanta.
ROCCO MASTROLIA
Compositore, esecutore e docente, pizzica le dure corde della sua chitarra acustica con un’eleganza fuori dal comune. Nell’ascoltarlo, la gente manifesta la propria soddisfazione restando a bocca aperta, non solo per un sound ricercato ed elaborato, ma anche per l’ineccepibile aplomb durante le sue esibizioni: “La Musica è sacra, è la chiave per la porta del Paradiso: io cerco solo di rispettare me stesso e la Musica. Quando sono sul palco per me si fermano tempo e spazio, non ci sono dimensioni. Nel momento in cui eseguo una nota, essa non mi appartiene più: è dello spettatore, che la elabora e la fa sua. Alla fine chiedo opinioni a chi mi ha seguito: in “Paradiso” si può anche andare insieme!”. Rocco è un bimbo di cinque anni di Caprarica di Lecce, quando, nel lontano ‘77, si sente come “dilaniato da un potentissimo colpo di fulmine”, che arriva senza preavviso, senza bussare alle porte del cuore: “La sesta corda della chitarra aveva un suono incredibile, una vibrazione unica. In quel momento mi sono reso conto che la Musica era dentro di me. Così, dopo qualche mese, nell’estate, vedendo la chitarra sul letto provai a suonare. Maturando col tempo, posso dire ora di non aver avuto l’amore per la chitarra, ma per la musica”.
Iniziava da lì l’impostazione di un lungo percorso destinato al raggiungimento di significative consacrazioni, che passano da dischi come “Rocco Mastrolia plays Mark Knopfler” a recenti pubblicazioni di didattica come “L’estetica della musica”, un libro in cui si cerca di capire se ci possa essere una vera “oggettività musicale”. “Impossibile trovare un mio unico modello di ispirazione, il panorama musicale è vastissimo. Col cd “Rocco Mastrolia plays J. S. Bach” sono testimone dell’enorme eredità artistica donataci da questo grande compositore e dal suo tempo”. E per l’imminente futuro, è già pronto “Modus vivendi”: “Tutto il disco è improntato sulla concezione di intuire le cose guardandole da punti di vista differenti. Brani come “L’algoritmo infinito” e “Amore e psiche” sono chiari riferimenti alla matematica, alla fisica e alla classicità, che unite alla musica formano binomi strepitosi”. Dell’amore incondizionato verso le proprie aspirazioni Rocco ha fatto il suo cavallo di battaglia. E da stimato insegnante di musica non può che augurare il meglio ai suoi allievi, alcuni dei quali già avviati sulla strada del maestro: “Ho visto brillare la luce dei loro occhi. Mi interessa che diventino Uomini e Donne migliori, al di là di cosa faranno dopo, ma affinché ciò avvenga è indispensabile che seguano gli insegnamenti, anche quelli più duri, che facciano anche quello che non piace… e che sbaglino, tanto. Per questo preferisco applicare metodi molto rigorosi”.
Grande attività da solista, tanto lavoro per il teatro e per l’Opera, ma non c’è solo Italia nel vasto curriculum di Rocco Mastrolia, che racconta così la “sua” America: “Nashville mi è rimasta nel cuore. Avevo fatto un biglietto di sola andata, non avevo intenzione di andarmene! Spesso qui mi sentivo fuori luogo, forse perchè non vedevo persone capaci di far venire voglia di Musica. E sicuramente era anche colpa mia. A Nashville (Tennessee, ndc) c’era tanto di quello che volevo conoscere. Scoprire che lì, per le strade, c’era gente che chiedeva l’elemosina suonando meglio di chiunque altro conoscessi, poteva risultare destabilizzante, davvero traumatizzante. Una significativa esperienza. Tornerò”.
Da un po’ di tempo è la mediocrità ad avere la meglio sull’eccezionalità. Ma il maestro non vede nero, e prova a chiudere con un auspicio: “Sebbene a livello tecnico si possano fare delle distinzioni tra un tipo di musica e l’altra, va fatta una precisazione: la musica cambia sempre aspetto, ed assume il viso della cultura dei suoi luoghi e del suo tempo. Una cosa che diventa famosa vuol dire che piace, e questo va benissimo. Bisogna ascoltare ciò che piace. Mi aspetto però che si sia meno pigri”. E sulla decadenza dei talent show televisivi? “Mi dispiace, ho buttato il televisore tredici anni fa!”.
Stefano Verri
(dall'articolo del 27 agosto 2013 "La musica, chiave del Paradiso, "Il Gallo")
Oasi Tabor è la rinnovata struttura di proprietà della Diocesi di Nardò Gallipoli gestita dalla Coop. OSA immersa in un parco di oltre 2 ettari, vicino al litorale di Nardò a pochi passi dal mare. Il complesso Oasi Tabor è impreziosito dalla splendida Villa Settecentesca residenza Vescovile di Nardò, recentemente riportata agli originari splendori grazie ad un paziente restauro.
Oasi Tabor sarà punto di riferimento e luogo di incontro e scambio culturale per tutti, in un territorio e in una cornice unica nel suo genere. Dopo la rassegna Teatrale “Oasi Teatro Tabor” nata in collaborazione con la Compagnia Teatrale AttoTerzo e con la Compagnia Salvatore Della Villa, prende il via anche la rassegna musicale "Oasi Tabor Concert" con 3 appuntamenti nel mese di agosto di musica classica e contemporanea.
Costo biglietto: €10 (posto unico non numerato)
OASI TABOR - Strada Santa Caterina 17 - Santa Caterina, Nardò (Località Cenate)
Info e prenotazioni ?
Compagnia Salvatore Della Villa 327.9860420