I suoni del silenzio all'Ipogeo Bacile di Spongano
I SUONI DEL SILENZIO – IPOGEO BACILE –Spongano- dal 07/12/2019 al 06/01/2020 “SPHERE DI SUONI E VISIONI” Spazio fruibile su prenotazione al 3496730936
Nell’antichità esistevano luoghi dedicati al silenzio dove meditare e ritrovarsi, in epoche lontane dall’era industriale e dall’avvento del caos sonoro di oggi.
Per me, l’Ipogeo Bacile è questo, una cattedrale laica con un silenzio antico, il ventre di una grande cassa armonica fatta di terra, roccia e pietra. “I Suoni del Silenzio” è un lavoro dedicato al suo silenzio fatto dalle vibrazioni assorbite degli uomini che nel tempo hanno animato questo spazio. Ringrazio Fabio Bacile di Castiglione di avermi donato il piacere di viverlo, ascoltarlo e di creare atmosfere fatte dei suoi silenzi e i miei suoni, che assieme compongono un modello di Paesaggio Sonoro e di Ambiente Musicale. Le mie atmosfere sonore rientrano nell’ambient music e ispirate alla forma sferica, così diffusa nell’universo.
Ogni suono nasce dal silenzio, si fa ascoltare per poi ritornarci, dando spazio all’apparire di una nuova sfera di suoni. Il ritmo è volutamente lento, un invito a fermarsi, a riflettere e meditare, un percorso sonoro fatto anche di un atmosfera di luci cangianti. Il silenzio come una tela bianca da riempire con pennellate di suoni. Sfere di Suoni e Visioni. “E? solo attraverso la musica che l?uomo può trovare la genuina armonia tra il proprio mondo interiore e il mondo esterno a lui.
E sarà nella musica che l?uomo creerà i modelli più perfetti di quel paesaggio sonoro ideale che vive nella sua Immaginazione” – R.Murray Schafer.
Oggi la musica si confonde col rumore e diventa rumore, parte integrante dell’inquinamento sonoro, fin dentro le nostre case. Ci siamo abituati ad ascoltare con la vista non curanti di ascoltare con l’udito. Viviamo nella società del vedere e dell’apparire mentre il suono è la verità dell’essere, si parla di tutti i tipi di inquinamento tranne dell’inquinamento sonoro e musicale.
Prima della musica viene il suono e prima del suono viene la vibrazione, nell’universo ogni fenomeno è vibrazione, anche il pensiero è vibrazione, il colore rosso dell’arcobaleno vibra a una frequenza precisa e i nostri occhi riconoscono come colore rosso, le stelle vibrano e permettono ai nostri occhi di godere della loro meravigliosa esistenza.
Noi siamo universo costretti a vivere ognuno nella propria scatoletta. È tempo di riconsiderare la vibrazione positiva del silenzio da cui nasce la bellezza della musica da ascoltare con cui riempire lo spazio attorno, siamo i compositori, gli esecutori e gli ascoltatori del paesaggio sonoro che ci circonda.
La prima ospite a “I Suoni del Silenzio” di Giovanni Corvaglia è Angela Cosi, Arpista e Compositrice, Musicista di talento nel suono, presenta il suo disco “NOSTOS – Il Viaggio e il Ritorno”, solo Arpa, in acustico. L’Ipogeo Bacile, una cattedrale laica con un silenzio antico, il ventre di una grande cassa armonica fatta di terra, roccia e pietra. Il Silenzio come una tela bianca e l’arpeggiare di Angela come pennellate di suoni a inondare lo spazio ipogeo, le nostre orecchie, la nostra mente e il nostro cuore. Un esperienza sonora unica, intima e irripetibile, da gustare in solenne silenzio, partecipando alla composizione del Paesaggio Sonoro in armonia col tema.
Per via dell’assorbimento acustico e per la buona riuscita del concerto il numero dei partecipanti è ristretto, è possibile partecipare solo con prenotazione nei giorni precedenti e entro il 6 Dicembre.
Per info e prenotazioni 3496730936.
Angela Cosi, arpista e compositrice di grande talento, apre "I SUONI DEL SILENZIO".
Intrapresi gli studi a 10 anni e conducendoli con notevole passione, si è diplomata in arpa nel 2004 presso il conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. Nel 2008 consegue la Laurea di II Livello in Discipline Musicali con 110 e lode sotto la giuda della Prof.ssa Ester Gattoni al Conservatorio N. Rota di Monopoli. La Sua attività orchestrale è frequente e collabora con l’Orchestra della Magna Grecia di Taranto e l’orchestra della Fondazione I.C.O “T. Schipa” di Lecce sotto la direzione di maestri tra i quali Louis Bacalov, Massimo Quarta e John Rutter. Ha inoltre intrapreso il percorso sia solistico, eseguendo un repertorio che spazia dal ‘700 alla musica moderna, che cameristico collaborando con strumenti quali quartetto d’archi, flauto, pianoforte e saxofono. Si è perfezionata seguendo i corsi di arpisti di fama mondiale quali David Watkins, Patrizia Tassini, Judith Liber, Elisabeth Fontane Binoche , Letizia Belmondo e il rinomato arpista jazz Park Stickney. Nel 2009 consegue l’esame di stato per abilitarsi all’insegnamento delle discipline musicali nelle scuole statali di secondo grado. Nel 2010 con l’intenzione di sensibilizzare alla diffusione e alla promozione della musica fonda “Syrinx” occupandosi di eventi musicali e di corsi didattico-musicali. Attualmente è specializzanda in musica da camera presso il Conservatorio “Verdi” di Milano. Nella cornice del festival “Ritratti 2009” ha eseguito con “Ensemble ‘05” le “Danse sacrèe et profane” di C. Debussy per arpa solista ed orchestra. La sua passione non solo per la musica classica, ma anche per il jazz e la world music ha portato alla collaborazione ed incisione del disco di musica jazz “Legend” di Raffaele Casarano con la partecipazione del trombettista Paolo Fresu, al disco di Agnese Manganaro nel 2007, di Dario Muci nel 2009, di Mino De Santis nel 2015. Partecipa al Locomotive Jazz festival nel 2007 e nel 2008 con Après la Classe e la “Locomotive percussion Orchestra” e a Bari Jazz 2008. Con il duo Harvuà, con la voce di Dionisia Cassiano, si conferma con ampio consenso tra il pubblico e la critica. Ha collaborato anche in ambito pop e della musica leggera con artisti quali Andrea Bocelli, Giorgio Panariello, Aida Cooper, Mario Rosini. Attualmente fa parte del Sesto Armonico diretto da Peppe Vessicchio e di produzioni Endemol e RAI. La sua passione per la composizione ha spinto l’arpista alla scrittura del primo disco da solista, NOSTOS con dieci pezzi inediti, suoni straordinariamente emozionanti.