Torna la magica atmosfera della musica da camera del Festival Muse Salentine
Nell’antica ed elegante cornice del Palazzo Sangiovanni di Alessano, si rinnova anche quest’anno, la magica atmosfera della Musica da Camera del Festival Muse Salentine.
Giunta alla XII edizione, la Rassegna lanciata dal discografico belga Charles Adriaenssen, uno dei primi stranieri ad abbracciare la bellezza del Capo di Leuca, ad ogni edizione richiama un pubblico di appassionati del genere, costituito anche dai turisti italiani ed europei, che nel Tacco d’Italia hanno acquistato dimore grandi e piccole nelle quali vivere anche per molti mesi all’anno.
Come per le passate edizioni, il Festival 2022 al quale partecipano musicisti di primo piano, selezionati con cura dall’esperto discografico, le sessioni di concerto, tutti con inizio alle ore 21, saranno due. La prima, con cinque eventi, dal 2 al 6 agosto, la seconda, con sei, dal 12 al 17 settembre.
Per info e prenotazioni: musesalentinefestival@gmail.
Primo recital, martedì 2, con la violinista Sylvia Huang e la pianista Eliane Reyes, che eseguiranno la sonata per pianoforte e violino in sol maggiore di Guillaume Lekeu ed alcune mazurche di Eugène Ysaÿe.
Il Duo Jatekok (Naïri Badal-Adélaïde Panaget, pianiste), sarà di scena mercoledì 3, con brani dell'opera 11 di Serguei Rachmaninov, la Fantasia in fa minore di Franz Schubert, Una notte sul Monte calvo (Modeste Mussorgsky) di Nikolai Rimsky-Korsakov, e la Danza Macabra di Camille Saint-Saëns.
Il 4 agosto, giovedì, ecco Les Kapsber’girls, ensemble formato dal soprano Alice Duport-Percier, dal mezzosoprano Axelle Verner, da Garance Boizot alla viola da gamba, e da Albane Imbs al liuto. Il gruppo presenterà un repertorio tratto da una propria registrazione, ''Vous avez dit Brunettes?'', con brani di René Drouard du Bousset, Jean-Marie Leclair, Giuseppe Saggione, Julie Pinel, Elisabeth Jacquet de la Guerre, Jean-Baptiste Dupuits, Nicolas Lendormy, Jacques Naudé, Nicolas Hotman, Robert de Visée, Julie Pinel, Michel Lambert e Jean-Philippe Rameau.
Per le implicazioni sociali legate al conflitto ucraino, particolare significato assume poi il concerto di venerdì 5 agosto, affidato al pianista russo Alexei Lubimov. Per aver eseguito musiche del compositore ucraino Valentin Silvestrov, il musicista si è visto interrompere dalla Polizia l’ultimo recital tenuto a Mosca. Ebbene, con l’aggiunta di musiche di Franz Schubert, quel concerto verrà riproposto a Palazzo Sangiovanni, e l’incasso andrà in beneficenza a favore dei profughi ucraini.
Per la chiusura della prima sessione, sabato 6, la scelta è caduta sul flautista Giovanni Antonini e sulla
polistrumentista Olga Pashchenko, che per l’occasione si esibirà alla tastiera. Il Duo proporrà un repertorio di Arcangelo Corelli, Joseph Bodin de Boismortier, Alessandro Marcello, Isang Yun, Gyorgy Ligeti e Johann Sebastian Bach.