Uaragniaun per Suoni di Puglia a Galatina
Sabato 17 giugno (ore 21 - ingresso libero) in Piazza San Pietro a Galatina, in provincia di Lecce, con il concerto del gruppo Uaragniaun prosegue Suoni di Puglia, rassegna inserita nel più vasto programma di GalatinArte. Gli Uaragniaun presenteranno, tra gli altri, i brani dell’ultimo lavoro discografico Primitivo. Si tratta del decimo lavoro discografico di una lunga carriera musicale fatta di concerti in tutto il mondo. Lo spettacolo include inoltre il repertorio che ha meglio caratterizzato la formazione pugliese nel panorama della world music. Accanto al nucleo storico (Maria Moramarco, Luigi Bolognese, Silvio Teot, Filippo Giordano) completeranno l'ensemble Nico Berardi, Nanni Teot e Alessandro Pipino. Il gruppo propone un grande affresco sulla musica dell'Alta Murgia in cui la voce di Maria Moramarco si coniuga con un tripudio di suoni acustici (plettri, flauti, zampogne, trombe, arpe, bandoneon, violini, percussioni e tanto altro). Il disco include dodici brani della tradizione popolare dell’Alta Murgia raccolti “sul campo”, l’inedito “Alla vìje de la stanzejone” e “Allu balle / Rompeau a chicolateira”, pezzo nato da un esperimento live con il gruppo Milladoiro che mette insieme – per una singolare affinità melodica – un brano della tradizione murgiana e uno di quella galiziana. Lo scrigno della ricerca di Maria Moramarco riserva innumerevoli sorprese: brani raccolti agli inizi degli anni ottanta e volutamente non ancora esplorati; scampoli di ritmi, suoni, nenie, canzoni riarrangiati dal trio. «Crediamo di aver acquisito una particolare sensibilità che oggi ci permette di?“manovrare con cura” quel repertorio antico, ostico, “primitivo” che – in altri tempi – avremmo rischiato di proporre in maniera banale», sottolineano nella nota introduttiva al cd. Lo spirito di questo lavoro è pertanto quello di dare una particolare espressione a questo materiale finora accantonato; il tentativo è quasi un “grattare in pentola” alla ricerca di un boccone prelibato, di un concentrato di sapori. Primitivo esprime la volontà di un ritorno all’essenziale, al racconto cantato senza tanti orpelli, dove gli arrangiamenti sono strumenti per valorizzare l’anima del canto di tradizione. «Per questa ragione, abbiamo usato anche frammenti sonori di registrazioni sul campo, a dimostrare il “passaggio” dalla fonte primaria alla reinterpretazione. Anche in questo lavoro», proseguono «abbiamo cercato tuttavia di non perdere mai di vista la contemporaneità culturale che ci circonda. Le nostre scelte, sia per i brani di tradizione che per quelli di composizione, non possono prescindere da questa dimensione. La riproposizione è sempre una sfida giocata tra passato e presente, tra le generazioni passate che in queste storie cantate – in un dialetto arcaico – hanno lasciato traccia delle loro esistenze e noi qui, nel ruolo di chi crede che riaccendere le luci su questi paesaggi umani serva a conoscere e a far conoscere le nostre radici e la nostra identità».
La rassegna - organizzata dal Comune di Galatina e sostenuta dalla Regione Puglia, dal Teatro Pubblico Pugliese e da Puglia Sounds - proporrà una serie di concerti - con la direzione artistica del musicista, compositore e cantante Claudio Prima - che culminerà nella settimana del tarantismo a fine giugno, in occasione dei festeggiamenti dei Santi Patroni Pietro e Paolo. Ospiti cinque gruppi provenienti dalle diverse province pugliesi che operano nell'ambito della ricerca attorno alla musica tradizionale e che indagano sulle sue radici e sulle sue possibili evoluzioni. Dopo Skanderband, Bandadriatica e Uaragniaun, Sossio Banda(sabato 24 giugno), La taricata (mercoledì 28 giugno). Giovedì 29 giugno (ore 22 - ingresso libero) sempre inPiazza San Pietro debutterà l'Orchestra Popolare di Puglia, promossa dalle associazioni culturali Manigold eRadicanto. Il progetto riunisce in un grande ensemble orchestrale diretto da Claudio Prima (voce e organetto, leader di Bandadriatica) e Giuseppe De Trizio (chitarrista fondatore dei Radicanto) alcuni eccellenti musicisti pugliesi da anni dediti nel percorso di ricerca, rielaborazione e scrittura originale delle culture musicali pugliesi, adriatiche e mediterranee con l’intento di produrre un repertorio che tenga insieme tradizione e scrittura di nuove composizioni del repertorio di tutta la Puglia e che possa al contempo esprimere i caratteri comuni delle culture e delle tradizioni dei paesi che vi si affacciano. Accanto ai brani del repertorio tradizionale rivisitati con la sensibilità moderna dei musicisti coinvolti nel progetto, l’orchestra eseguirà alcune nuove elaborazioni che prendono spunto e ispirazione dalle musiche tradizionali, ma si nutrono dell’esperienza dell’incontro privilegiando la "dimensione collettiva". Il repertorio traccia una linea di continuità fra le tarantelle garganiche, i suoni della Murgia, gli afflati della Terra di Bari, gli echi del Salento (alto e basso) e la millenaria tradizione Tarantina. I singoli artisti coinvolti hanno condotto nei loro personali percorsi musicali un attento approfondimento delle possibilità interpretative dei repertori tradizionali studiati e hanno sperimentato con comprovato successo le potenzialità espressive delle musiche di tradizione scelte nella loro opera di rivalutazione e riproposta. Con questo spirito nasce l’Orchestra Popolare di Puglia, unica nel suo genere e ricca di ospiti di rilievo del panorama nazionale e internazionale della World music. Per l'evento la neonata orchestra incontrerà la compagnia del coreografo francese Alexandre Roccoli, la musica elettronica della tunisina Deena Abdelwahed e numerosi protagonisti d’eccellenza del panorama musicale e coreutico pugliese, che presenteranno al pubblico il frutto di un lavoro collettivo ad hoc svolto nel corso di una residenza per artisti, ricercatori e operatori culturali denominata PauLAB sulle musiche, le danze e i rituali del patrimonio immateriale salentino.
La Puglia è una regione musicalmente ricca e diversificata: dal Salento al Gargano, passando per la Terra di Bari, tradizioni musicali antiche si nutrono oggi di un intenso movimento di riscoperta e innovazione, nell'idea di una tradizione in un continuo movimento che rivive ogni giorno nelle voci e negli strumenti di chi la risuona, con sensibilità moderna e passione autentica. Sotto questa ipotesi nasce la volontà di un ensemble, l’Orchestra Popolare di Puglia, che raccolga musicisti provenienti da tutta la Regione, che riuniscano il proprio desiderio di ricerca e approfondimento dei repertori popolari pugliesi e che al contempo si spingano verso le nuove direzioni della musica tradizionale, con uno sguardo al Mediterraneo. Uno sguardo al passato rivolto alle influenze che si sono stratificate grazie alle dominazioni e agli attraversamenti di cui la Puglia si è nutrita nel corso della sua storia e uno sguardo al futuro, agli incontri con le tradizioni dei paesi che si affacciamo sul Mare di mezzo, dal Nord Africa ai Balcani, dall'Occitania all'Andalusia.