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Cultura e riflessione per il 25 aprile: a Zollino il libro sul presidente partigiano

L’appuntamento, a Zollino, è per le 10 e mezzo, in Piazza Pertini. Un luogo simbolico dove parlare del libro dedicato all’omonimo presidente della Repubblica. Al termine una serie di canti di Dario Muci

ZOLLINO – A Zollino cultura e riflessione con la Festa della Liberazione. Anche quest’anno in occasione del 25 aprile, il Comune propone un’intera mattinata dedicata ai valori che hanno ispirato la Resistenza e che hanno contribuito a liberare l’Italia dal regime fascista e dall’occupazione nazista. Il luogo scelto per celebrare la Festa della Liberazione non è casuale: Piazza Pertini. Ed è proprio alla figura del “presidente partigiano” e di sua moglie che è dedicato il libro che verrà presentato per l’occasione, dal titolo “Gli impertinenti. Il viaggio di Sandro e Carla Pertini, per l'Italia di oggi”. Sarà lo stesso autore, Enrico Cuccodoro, professore di Diritto costituzionale nell'Università del Salento, a raccontare il viaggio fisico e metaforico di Pertini in un itinerario che richiama con forza valori di libertà, giustizia, uguaglianza, pace e moralità.

Valori che oggi più che mai necessitano di essere conosciuti e declinati nel contesto attuale per contrastare nuove forme di dittatura, di fascismo, di intolleranza e discriminazione. Ed è con queste premesse che l’amministrazione comunale di Zollino ha deciso di coinvolgere nelle celebrazioni soprattutto i più giovani con laboratori a tema dedicati ai bambini e la consegna di una copia della nostra carta costituzionale a coloro che compiranno la maggiore età nel corso dell’anno. Il momento musicale è invece affidato alla creatività di Dario Muci, cantante e musicista salentino che affianca alla sua attività da compositore anche una appassionata e profonda ricerca sulle tradizioni orali e culturali. Muci proporrà per l’occasione una serie di canti di resistenza, di protesta e di denuncia dai forti legami con il territorio salentino tratti dal suo spettacolo “Sulu, un uomo del Sud”.

 Una presa di posizione forte e senza compromessi che unisce ricerca sul campo ed impegno sociale, dando vita ad un repertorio tradizionale ed originale, che apre uno spaccato sulla condizione di contadini e operai, vittime oggi come di ieri di grandi disparità sociali. Dalla tragedia di San Donaci all’eccidio di Parabita, canti che parlano di Resistenza, tradizione, denuncia, emigrazione, del Sud di ieri che somiglia al Sud di oggi. L’appuntamento è per le 10 e mezzo.

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