Abbracciare gli alberi a Pier di Noha e poi accarezzare Strudà
Gli alberi sono santuari. Chi sa parlare con loro, chi sa ascoltarli, conosce la verità. Essi non predicano dottrine o ricette, predicano, incuranti del singolo, la legge primordiale della vita. […]
Quando siamo tristi, e non possiamo più sopportare la vita, un albero può dirci: sta calmo! Sta calmo! guardami! Vivere non è facile, vivere non è difficile. Questi sono pensieri puerili. […]
[Tratto da “Gli alberi” di Herman Hesse]
Ritorniamo a fare un viaggio nel “Vernolitico” fra le campagne e le frazioni di Acaya, Vanze e Strudà per emozionarci e “fare un bagno nella natura”.
Domenica 22 settembre ci ritroveremo alle 16e41 nei pressi di Masseria “Pier de Noah” (Strada per Vanze. s.n). Percorreremo a piedi per qualche km le campagne e un piccolo boschetto nella zona della Masseria Pier di Noha . È a sud di Acaya, sulla strada che conduce a Vanze. Prende nome probabilmente da un certo Pier de Noha, un prelato di origine francese giunto nel Salento al seguito di Carlo D'Angiò.
Accompagnati dalla psicologa-psicoterapeuta Caterina Scarciglia sperimenteremo lo "shirin yoku o bagno nella foresta": un modo per rigenerarsi nel bosco diventando il bosco stesso.
Avremo la possibilità, inoltre, di visitare un terreno con ulivi re-impiantati della varietà “leccino”.
Al tramonto, prenderemo le auto per spostarci nel prezioso centro di Strudà, una delle cinque frazioni appartenenti al territorio comunale di Vernole. Le origini dell'abitato sono di epoca romana. Il toponimo, infatti, deriverebbe dal termine latino struthea, una specie di mela cotogna selvatica che, nelle campagne a ridosso del centro abitato, cresce spontaneamente. Nel 1866, con l'unificazione dell'Italia e la fine del dominio borbonico, l'universitas di Strudà fu aggregata al Comune di Vernole insieme alle universitates di Acaja, Acquarica di Lecce, Pisignano e Vanze
ll percorso è di facile percorribilità, tuttavia si consigliano scarpe comode e pantaloni lunghi
La passeggiata inedita non si configura come una visita guidata o turistica ma come una passeggiata civiculturale compartecipata da “genius loci” locali e interventi spontanei che non avrà una replica.
Chi partecipa all'evento solleva da qualsiasi responsabilità diretta o indiretta gli organizzatori della passeggiata.
Non occorre prenotare.
Sabato 28 settembre vi diamo appuntamento dalle ore 18.33 presso Sante Le Muse - agriturismo che accoglierà la quarta edizione della "Pensalento Night", serata di premiazione del PenSalento - Concorso Fotografico 2019 a cura dell' Etichettificio Etiroll e La Scatola di Latta.
Siete invitati a fare un viaggio fra immagini, musica, profumi, sapori e parole che racconteranno e rappresenteranno “persone belle” (singole o in gruppo) che vivono in Salento (province di Brindisi, Lecce e Taranto) e si distinguono per meriti artistici, sociali, culturali, professionali, perché considerate “fuori dal comune” e/o perché caratterizzano un luogo, una storia, un modo di vivere.
Dalle 18e33 daremo vita a "l'AIA DELLE PERSONE BELLE".
Chiunque verrà quella sera dovrà portar con se una o più "persone belle" da presentare in un paio di minuti agli altri partecipanti!
Durante la serata ci sarà la premiazione e la proiezione delle foto che hanno partecipato al PenSalento - Concorso Fotografico 2019 accompagnate da letture poetiche, musica, buon cibo e vino.
Ascolteremo storie e visioni di alcuni dei fotografi partecipanti fra cui:
Saranno distribuite le cartoline con le foto selezionate impreziosite dai versi di
Avremo la preziosa partecipazione di Eschatià APS che promuove attività artistiche di inclusione e partecipazione sociale.
INGRESSO LIBERO E VIVAMENTE COM-PARTECIPATO
Possibilità di prenotare a 5 euro "aperitivo per persone belle" con stuzzichini e bicchiere di vino prenotando in anticipo a
tel. 342 791 1059
Dalle ore 20e48 si potrà cenare convivialmente fra "persone belle" prenotando la cena a 18 euro a Sante Le Muse - agriturismo .
Posti limitati tel. 342 791 1059
Il PenSalento - Concorso Fotografico 2019 è stata concepito dall’ Etichettificio Etiroll con l’idea di “Pensare al Salento, Pensare Lentamente, Scrivere sul Salento”. Obiettivo dell’azienda, dal 1988, è creare un contenitore materiale ed immateriale che valorizzi le diverse forme artistiche ed espressioni culturali del territorio.
[foto copertina “Classe 1916” di Gabriele Calò]