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Cultura

Alla scoperta del libero pensiero del filosofo Vanini

Salentino doc, libero pensatore, ha rappresentato un riferimento nel Seicento filosofico: venerdì, nella chiesetta Santa Maria della Pace, una rassegna culturale lo ricorda e ne tratteggia la storia

LECCE - Un libero pensatore salentino, che rappresenta un riferimento per il Seicento filosofico, che viene ricordato in un appuntamento tutto da vivere: si terrà, infatti, venerdì 28 gennaio, a partire dalle ore 19, presso la Chiesetta di Santa Maria della Pace, in via Palmieri a Lecce, un altro incontro della rassegna editoriale "La piccola bottega degli autori", promossa da Shulùq - Bottega Libraria, in collaborazione con Coolclub.it, Strada d'Arte Giuseppe Palmieri e La Lupa, che, in questa occasione, lascerà spazio all'opera omnia di Giulio Cesare Vanini a cura di Mauro Carparelli e pubblicato da Bompiani.

La filosofia di Giulio Cesare Vanini (Taurisano 1585 - Tolosa 1619) rappresenta probabilmente l'espressione più estrema del radicalismo della seconda decade del Seicento. Il pensatore pugliese, inizialmente frate carmelitano, è l'esponente di una coscienza filosofica in cui vengono alla luce tutti gli elementi di crisi dell'eredità umanistico-rinascimentale, teorizzando un universo autonomo nella sua composizione materiale e negando il rapporto della natura con Dio, l'atto creativo e l'azione di un'intelligenza superiore.

La rassegna prevede appuntamenti settimanali, che si rivolgeranno alla presentazione di scritti di vario genere, con una riflessione su altri grandi personaggi del Salento, come nel caso di Tito Schipa, il grande tenore leccese, di Salvatore Paolo, romanziere importante nella letteratura meridionale di stampo realistico, e del genio universale di Carmelo Bene.

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