L'Almanacco di Leverano compie 18 anni
Il Covid non ferma la cultura a Leverano. Da ieri in edicola con distribuzione gratuita, l’Almanacco Leveranese che compie i suoi primi 18 anni.
Una pubblicazione nata dall’idea dell’associazione Impegno per Leverano e portata avanti da Enzo Mega, forte della collaborazione di una redazione che si arricchisce di nuove collaborazioni.
Perché ‘Almanacco è dei leveranesi, che contribuiscono con i loro scatti, le loro storie, il loro tempo, a documentare ciò che accade nella comunità giorno dopo giorno e lasciarne traccia, ai presenti e ai posteri.
Nessuna presentazione-spettacolo in pubblico, in teatro, come sempre accaduto, a causa dei distanziamenti. Ma una versione nuova, forse più bella, che dice molto di quanto le difficoltà possano diventare opportunità.
“Abbiamo raccontato l’Almanacco in un video – spiega Enzo Mega -, girato nei luoghi simbolo della cultura, in paese, alla presenza di pochi spettatori con alcuni dei protagonisti degli eventi narrati. Perché la cultura non deve morire”.
E così dalla torre federiciana a piazza Roma, passando per la chiesa matrice, l’arco, la biblioteca di comunità e il teatro comunale, l’arena e la villa, hanno sfilato scrittrici, ballerine, comici, registi, attori muti e sedie vuote come nel caso della compagnia Anonimi Salentini, lacrime ed emozione con Matteo Perrone e il racconto della sua sindrome e risate con Piero Ciakky e Federica dell’Anna. Le riprese, la regia e il montaggio sono stati curati da Fabio Frisenda (il video sarà trasmesso in streaming).
La presentazione è stata condivisa da Fabiana Pacella e Luca Bartolotti.