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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Andrea Zappa: il Vasco Rossi dell'Europa dell'Est

Tanti vanno all'estero per approfondire gli studi. Non pochi sono quelli che varcano la frontiera per motivi professionali. E qualche volta capita di conoscere nella vita uomini e donne che hanno preso armi e bagagli e sono andati via, inseguendo le tracce di un grande amore.

Andrea Zappa, 30 anni, leccese, è partito cinque anni fa per disegnare un sogno lungo una vita: la musica. E se è vero che il lavoro alla fine paga, forse è salito diversi gradini più in alto di quanto sperasse. Passando da diversi Paesi dell'Est europeo, alla fine si è fermato in Lituania. Dove oggi è più popolare di Zucchero e Vasco Rossi. Le sue canzoni passano in radio, i suoi video bucano gli schermi e si accaparrano award. E ora viene anche chiamato ad interpretare film. Il suo ultimo cd, che raccoglie 14 brani, è già un successo in Lituania. E, come se non bastasse, ora i suoi testi stanno avendo un importante riscontro di vendite anche a Mosca.

A Lecce, e in Italia in generale, Andrea è un volto anonimo, che si perde nella folla. Avete presente Tiziano Ferro, che abita a Londra, per sentirsi normale?

Pochi, nel Salento, sanno chi sia, cosa faccia Andrea. Ma quando esce dalla sua seconda casa, a Vilnius, capitale della Lituania, viene assediato dai fan.

Volete saperne di più? Bene. Mettetevi comodi e godetevi questa storia.

"Per la verità, a Vilnius sono tutti molto gentili - racconta Andrea - forse meno invadenti di noi italiani. Però è vero, la gente mi ferma in continuazione, mi chiede una foto, un autografo, una stretta di mano. E' una sensazione molto strana". Specie per un ragazzo come lui, verrebbe da dire. Sorriso cordiale, intelligenza acuta ed apertura mentale di chi conosce il mondo, ma nello stesso tempo l'umiltà del ragazzo del Sud che è arrivato in alto, ringraziando solo se stesso e la propria forza di volontà. Andrea, che potreste tranquillamente vedere a braccetto con Michael Jackson in una capitale europea, resta comunque una persona semplice e genuina. "Il mio futuro è qui, a Lecce - racconta - dove ho la mia famiglia e la mia ragazza"

Ma come nasce quest'avventura, che ha qualcosa di incredibile?

"Nasce cinque anni fa", ricorda. "Avevo un lavoro normale, presso un'azienda di Lecce. Insieme alla comitiva, coltivano la passione per la musica. Cantavo al karaoke per piacere. Avevamo voglia di fondare una band. Giusto per fare qualche serata. Divertirsi insieme. Un discorso di cantina. Niente di particolare. Però avevo già scritto diversi testi. Credevo nelle mie possibilità, ma qui non ero seguito".

Poi, un notte di settembre me ne andai, cantano i Nomadi.

"Sì, un giorno di cinque anni fa partii, portandomi dietro delle basi musicali", dice Andrea. "Prima l'Austria, poi Polonia e Bielorussia, presentando un repertorio italiano nei locali dove cantavo. Bisogna sapere che in queste nazioni Vasco Rossi e Ligabue, i cantanti che re-interpretavo più spesso, non sono affatto conosciuti. Ed era una cosa che m'incuriosiva. Il repertorio di musica italiana si fermava a Toto Cotugno ed ai Ricchi e Poveri. Classici degli anni '80, storie che affondano le radici al periodo della cortina di ferro".

"Io chiedevo il perché - spiega - e loro mi rispondevano che questo era il repertorio che per anni e anni avevano passato in radio, quando fra l'Italia ed i Paesi dell'area comunista vigevano determinati rapporti politici. E' nata così la conoscenza della cultura musicale del nostro Paese. Ma ad un certo punto si è fermata lì". Come dire: artisti del nostro passato, le cui voci sono rimaste radicate nella memoria popolare degli ex ragazzi dell'Est. E nel frattempo, Andrea ha proseguito il suo cammino, tra il divertito, il vagabondo e le normali preoccupazioni per il futuro. Fino a quando non è arrivato in Lituania.

"La scintilla è scoccata una sera, durante un'esibizione al Broadway, uno dei maggiori locali di Vilnius", ricorda. "Lì sono stato contattato da un produttore russo, che mi ha lanciato. ‘Hai stoffa', mi disse all'epoca, ‘ma accetta un consiglio: per conquistare questo pubblico devi cantare in lituano'".

"E' esattamente quello che ho fatto", spiega Andrea. "Tutto da solo. Niente corsi di dizione, anche se il lituano è una lingua molto difficile. Niente corsi di lingua. Figuratevi: non capivo nemmeno i testi che mi davano. Quando eravamo negli studi ad incidere i dischi, la situazione era davvero curiosa: con i tecnici parlavo in inglese, nella mia testa pensavo in italiano e all'esterno cantavo in lituano". Ma tant'è: "Il successo è stato folgorante. Il singolo che ne è nato, "Mes negalism" (traduzione: "Vivere spensierati") in brevissimo tempo è arrivato al primo posto nelle classifiche. E questo anche perché gli stessi lituani erano incuriositi dal fatto che vi fosse un italiano che cantava nella loro lingua. Andre Zappa, mi hanno ribattezzato. Andre, senza la "a". Nella loro lingua non ci sta bene un uomo con un nome che termina con la "a". E così, da Andre Zappa, ho iniziato a fare il giro delle maggiori emittenti locali, ospite di Tv3, Ltv, Tango Tv, Lnk.

Morale: "Mi sono ritrovato nel pieno del successo discografico, anche se non proprio con il mio genere di musica preferito. Io prediligo un genere pop-rock - spiega -, mentre in Lituania sono stato lanciato con una pop-dance che va in netto contrasto con le mie tendenze". Ma questa è la vita. E infatti, "ora ho potuto incidere un cd con 14 canzoni".

"Grazie ad alcuni amici veneti che lavorano in Lituania - racconta ancora Andrea - il secondo singolo, ‘Amore ciao', del 2004, è arrivato sui banchi della Moove Records, un'importante casa discografica di Venezia fondata da Luca Bortolon e Gianluca Viani. Quest'ultimo - sottolinea - è particolarmente noto perché nel '98 compose un singolo house con il gruppo Livin' Joy, ‘Dreamer', che ha venduto un milione di copie".

Già. ‘Dreamer', sognatore. Ed i sogni, a volte, si realizzano. "I ragazzi della Moove Records hanno consultato il mio sito, www.andrezappa.com, dove, fra le altre cose, sono inseriti 30 secondi di ‘Amore ciao'. Ebbene, intuendo le potenzialità di questo pezzo, sono volati a Vilnius per conoscermi. E proprio lì, grazie a loro, abbiamo girato il video di ‘Amore ciao'. In Italia è passato solo nel Veneto, ma oggi la canzone fa parte di una compilation: ‘Future dance hits Italia level 2'. Gira in Austria, Svizzera, Germania e Repubblica Slovacca".

"Sempre attraverso la Moove Records - aggiunge Andrea - la canzone ‘Esta es la vida', titolo in spagnolo, testo in inglese, sono entrato nella colonna sonora di ‘Vita smeralda', film di Jerry Calà del 2005, attualmente inserito nel palinsesto di Sky". E non solo. Perché "una citazione speciale merita ‘Ciao bella' - spiega l'artista - canzone per la quale è stato realizzato un video, premiato come migliore dell'anno ai Lituanian Video Awards 2006 organizzati da Tango Tv, rete televisiva specializzata in contenuti musicali".

Sarebbe già tanto. Ma non è tutto. No davvero. Perché, dice ancora Andrea, "nell'agosto scorso ho anche fatto l'attore di supporto in un film, girato fra Lituania e Berlino. Si tratta di una coproduzione tedesca e statunitense. Il titolo al momento è provvisorio, ‘Salto nel fuoco'. La trama è incentrata su un incendio che divampa nella torre della televisione di Berlino. Protagonista principale è Jamyes Butler, un ottimo attore che di recente ha recitato in "Resident Evil" (nel quale ha interpretato Clarence Constantin) e nel bellissimo "Eragon" (in cui ha occupato il ruolo del guerriero); nel passato ha svolto ruoli importanti in diverse pellicole, tra le quali "Colors", "Boyz in the hood" e "Mission impossible 3" (in quest'ultimo caso era l'agente della Cia Johnsen). Con Jamyes, oltretutto, è nato un feeling particolare, una grande amicizia".

Anche in questa situazione, il primo motore è stata la casualità. Poi, la naturale intraprendenza del suo carattere, ha fatto il resto.

"E' vero, al casting ci sono arrivato per caso", spiega Andrea. "Stavano scegliendo tre persone che potessero interpretare nel film il ruolo di italiani ed avevano già assunto per questa parte due ragazzi lituani. Il regista, Reiner Matsutani, metà tedesco e metà giapponese, desiderava però che almeno uno dei tre interpreti fosse realmente italiano. E così i ragazzi hanno parlato di me, considerata anche la popolarità che ho nel loro paese. Dunque, stato convocato e quando mi sono presentato a Berlino per le selezioni, Jamyes Butler mi ha subito preso in simpatia. E mi sono catapultato in un batter d'occhio, con l'entusiasmo di sempre, anche in quest'avventura cinematografica".

Ma, come si diceva, il futuro di Andrea Zappa, che a Vilnius, per ironia della sorte, abita a pochi metri dal monumento dedicato a Frank Zappa, sembra essere nel Salento.

"Amo la Lituania, ma il mio avvenire è a Lecce. Vorrei fare qualcosa d'importante e per la verità mi sto già muovendo. Il sodalizio con la Moove Records è ormai stabile e proprio con loro stiamo pensando di creare qui uno studio di post-produzione per audio e colonne sonore. Ma non solo. La Provincia di Lecce sta organizzano una serie di importanti eventi culturali con i paesi dell'ex Unione Sovietica, avvalendosi della direzione artistica di Goran Bregovic. E proprio a questo proposito, mi sono messo in contatto con l'ente, per promuovere eventi legati alla Lituania".

"Per la verità - spiega Andrea - dopo un primo contatto, sono ancora in attesa di risposta. Si tratta di una collaborazione importante ed è per questo che di recente ho fatto anche inviare alla Provincia una lettera del Parlamento lituano. Vorrei sollecitare la ripresa del discorso e portare avanti l'iniziativa".

In bocca al lupo, allora, Andrea. Per tutti i progetti.

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