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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura

"Ricordati di vivere": ritratti politici da Craxi a Falcone nel libro di Martelli

L'ex delfino di Craxi, oggi giornalista, autore e conduttore televisivo presenta a Lecce il suo ultimo lavoro, edito da Bompiani, in cui ripercorre le storie politiche attraverso le proprie memorie e i personaggi incontrati

LECCE - È stato considerato a lungo il delfino di Craxi e da Ministro della Giustizia scelse Giovanni Falcone come proprio collaboratore. Oggi è un'opinionista televisivo, che si dedica alla scrittura e alle analisi politiche, come fatto nel suo ultimo libro che presenterà domani a Lecce: Claudio Martelli, storico volto della Prima Repubblica, fa tappa nel capoluogo salentino, domani, 11 dicembre, per presentare, a partire dalle ore 18, prima presso la Feltrinelli point (via Cavallotti 7/a) e poi alle Officine Cantelmo, presenta il suo ultimo libro, edito Bompiani, “Ricordati di vivere”.

Autobiografia politica e confessione esistenziale, il testo ripercorre trent’anni di storia italiana ed europea intrecciando vita pubblica e vita privata, passioni civili e passioni del cuore, alternando la dialettica e l’oratoria dei grandi drammi con l’ironia disincantata e le durezze del referto clinico.

Dallo spaesamento di un giovane che diventa riformista in pieno ’68 all’incontro con Bettino Craxi – un Craxi descritto in azione e nell’istante della decisione, ma anche a tavola e nel tempo libero, mentre fa politica e mentre vive – , dal caso Moro all’epopea laica e socialista degli anni ottanta, dal sodalizio con Giovanni Falcone alle stragi di mafia, a Mani pulite e al crollo della Repubblica.

Se il filo rosso della storia è l’amicizia con Craxi e con Falcone, in queste mémoires di fine secolo lampeggiano i ritratti di François Mitterrand e Willy Brandt, di Berlinguer e Andreotti, di De Mita e Forlani, di Marco Pannella, Adriano Sofri e Raul Gardini. Senza astio e senza sconti – tantomeno a se stesso – Claudio Martelli racconta in presa diretta il labirinto delle intenzioni, le responsabilità e le dure corvées della politica per riannodare il filo spezzato di una storia con i suoi bagliori di gloria e i suoi fallimenti, le sue grandezze e le sue miserie, per gettare una luce nuova su quel passato più recente da cui tutti veniamo e sui perché di una crisi politica che non ci ha più lasciato.

Claudio Martelli, milanese, ha insegnato filosofia all’Università Statale. È stato deputato italiano ed europeo, vicesegretario socialista negli anni ottanta: il suo discorso su “Il merito e il bisogno” resta la pietra miliare della svolta liberale del Psi. Promotore con i radicali del referendum sulla giustizia giusta e di quello sul nucleare, divenuto vicepresidente del consiglio e ministro della giustizia, scelse come collaboratore Falcone e con lui varò le principali leggi antimafia. Prima con la legge sull’immigrazione, poi con l’associazione Opera e, dal 2010, con Lookout – la prima web tv multiculturale – ha promosso l’integrazione degli immigrati e i diritti dei rifugiati. Giornalista, autore e conduttore televisivo, vive e lavora tra Roma, Milano e Berlino.

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