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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cultura

Con la poetessa Nicita l'amore omosessuale tema di studio in una scuola

Una piccola rivoluzione nel segno dell'amore e con un tema forte, pur nella delicatezza dell'opera di riferimento. L'istituto tecnico economico "Bovio" di Gravina di Catania ha adottato come approfondimento per le quinte classi "Arrivò l'amore e non fu colpa mia" della scrittrice salentina

GRAVINA DI CATANIA – Una piccola rivoluzione nel segno dell’amore e con un tema forte, pur nella delicatezza dell’opera di riferimento, che verte sull’omosessualità. A farsene carico è interamente quel Sud che spesso e volentieri manifesta slanci innovativi che contrastano ogni luogo comune.

Già, perché liIstituto tecnico economico “Bovio” di Gravina di Catania, centro di poco più di 26mila abitanti alle pendici dell’Etna, è davvero un vulcano in piena di idee. A scuola, infatti, si studierà un’opera contemporanea. E non una qualunque, ma “Arrivò l’amore e non fu colpa mia” (edito da Besa), della scrittrice salentina Alessandra Nicita.  I docenti dell'istituto, come illustra una nota, hanno ritenuto opportuno in un momento in cui l’amore sembra privo di qualsiasi punto di vista, inserire come approfondimento, nei programmi per le quinte classi, un testo che parla dell’amore nelle sue molteplici sfaccettature.

Un’iniziativa fuori dagli schemi, ben al di là dell’amore sublimato di Dante per Beatrice su cui intere generazioni di studenti si sono posti quesiti. Promotore dell’iniziativa, in particolare, è stato Riccardo Di Salvo, docente di lettere, scrittore e saggista.

Alessandra Nicita, nativa di Nardò, 36enne (legata alla sua terra d’origine, ma che ora lavora a Bologna), è scrittrice, musicista, psicoterapeuta. La sua prima opera è stata la raccolta di poesie “Sono stata molto delusa dai mirtilli”. “Arrivò l’amore e non fu colpa mia” è il suo secondo libero, con prefazione del regista (anch’egli salentino, ma non ha bisogno di presentazioni) Edoardo Winspeare e la quarta di copertina affidata al musicista, attore e scrittore croato Maksim Cristan, autore di “Fanculo pensiero” (Feltrinelli).

L’opera racconta le inquietudini di un legame saffico, che coinvolge la protagonista in un turbine di emozioni: dai tormenti e dalla passione, si arriva fino all’amara consapevolezza del sentimento che declina. Sicuramente, un amore non convenzionale narrato da un’autrice a sua volta non convenzionale per uno studio (è il caso di dirlo?) non convenzionale. Ma l’opera è molto di più, perché diverse poesie sono dedicate al rapporto tra genitori e figli, sul leitmotiv di cosa significhi non essere la figlia “perfetta”. Dunque, un approfondimento a tutto campo dei mille significati dell’amore, qualsiasi sia il punto di vista. 

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