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Cultura

Confronto a tre tra i candidati rettore nel dipartimento di Scienze giuridiche

Vincenzo Zara, Michele Carducci e Giovanni Laudizi si sono presentati ed hanno esposto dinanzi ai docenti del corso di laurea di Giurisprudenza il proprio programma, aprendo ad un dibattito complesso sul futuro della didattica

LECCE - Più che un incontro con i candidati Rettore, è stata una vera e propria audizione dei professori Vincenzo Zara, Michele Carducci e Giovanni Laudizi di fronte ai docenti del Dipartimento di Scienze giuridiche e del Corso di laurea in Giurisprudenza. È questo quanto riferiscono Francesca Manolita (vice – direttore Dipartimento di Scienze giuridiche), Giancarlo Vallone (preside della Facoltà di Giurisprudenza), Saverio De Bellis (presidente del corso di Laurea in Giurisprudenza).

L’iter seguito è stato il medesimo per tutti i candidati: presentazione, illustrazione del programma e dibattito. All'uditorio, infatti, premeva valutare le diverse candidature senza posizioni precostituite. Del resto, Giurisprudenza si mostra ancora una volta centrale "come metodo di approccio alle vicende istituzionali e non per schieramento politico".

In prima battuta, secondo il racconto proposto, ha colpito l’approccio tecnico di Vincenzo Zara relativamente  all’analisi delle questioni non solo legate alla didattica, suo ambiente naturale, ma anche alle problematiche istituzionali prodotte dall'attuazione della Legge Gelmini.

Molto apprezzato è stato l'intento di attingere alle competenze del dipartimento per le innumerevoli implicazioni giuridiche che il candidato, se sarà eletto, dovrà affrontare nel corso del proprio mandato: tanti e delicati sono i problemi sul tappeto, dalla fondazione alla revisione dello Statuto. Michele Carducci ha illustrato il modello di governance delineato nel suo programma, fortemente  improntato a una democrazia partecipata.

Il filo conduttore seguito è stato quello di dimostrare come, per il tramite di tale modello, si debba invertire la tendenza verticistica dell’attuale amministrazione. Puntuale anche l’intervento del candidato pro-rettore Alberto Basset sulle azioni di governo programmate.

Infine, Gianni Laudizi ha esposto in modo dettagliato il suo programma al quale – riferisce il candidato - hanno collaborato  i professori Guaitoli di Beni culturali e Biliotti, attuale delegato al bilancio. Anche in questo caso, le domande hanno toccato varie tematiche: dal profilo istituzionale a quello della ricerca e della didattica. Pertinente è stato il riferimento alla necessità di rivalutare l’Isufi e, al suo interno, la linea giuridico/internazionale cancellata dall’attuale gestione.

Nei prossimi giorni i docenti di Giurisprudenza si incontreranno nuovamente per una riflessione comune sulle tre candidature.

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