Lirio Abbate presenta “La lista. Il ricatto alla Repubblica di Massimo Carminati”
Continua con grande successo di pubblico e critica la Rassegna letteraria“I Dialoghi di Corsano” dedicata al grande giornalismo italiano e inserita nel più ampio contenitore culturale “De Finibus Verbi”, organizzato dal Comune di Corsano in collaborazione con la Libreria Idrusa e associazione Diotimart di Alessano.
L’appuntamento sarà in piazza San Giuseppe a Corsano, il 2 agosto alle ore 21:00 con la partecipazione dell’autore Lirio Abbate, caporedattore de L’Espresso , è autore di reportage sulla mafie, corruzione e collusioni fra boss e politici, sotto scorta dal 2007.
Abbate presenterà il suo ultimo libro “La lista. Il ricatto alla Repubblica di Massimo Carminati” ovvero il testo che, con le sue rivelazioni, ha cambiato le sorti del nostro Paese dando il via a quella che poi è stata chiamata “Mafia Capitale”.
Era il luglio del 1999. Massimo Carminati svuota il caveau della banca all’interno della città giudiziaria di Roma. Un colpo da 18 miliardi, ma Carminati, allora sotto processo per l’omicidio Pecorelli, non cerca i soldi. Ha in mano una lista di 147 cassette di sicurezza di magistrati, avvocati, funzionari alcuni connessi con i più grandi misteri d’Italia: è la storia di come un solo individuo sia stato in grado di ricattare e manipolare personaggi potenti e ritenuti fino ad allora inattaccabili.
Diciotto anni dopo Lirio Abbate ha trovato le prove dell’esistenza di questa lista e racconta chi erano i derubati e come Carminati è riuscito ad impossessarsi di documenti scottanti per ricattare magistrati. Il processo a Massimo Carminati si è concluso il 20 luglio con la condanna a Carminati a 20 anni di carcere dopo 21 mesi e 230 udienze.
“E’ un avvenimento importante per la comunità che può interagire direttamente con un autore che ha messo a nudo una realtà di corruzione ineguagliabile nella storia italiana – afferma l’Assessore alla Cultura Antonella Nicolì – E’ un’inchiesta giornalistica avvincente come una fiction e illuminante per capire la genesi di “Mafia Capitale”. Una realtà che va raccontata per la valenza simbolica del luogo violato (Roma, la capitale d’Italia) e per l’inquietante capacità di penetrazione corruttiva che può arrivare fin dentro le istituzioni, confermando ancora una volta che sul ricatto si fondano molte storie politiche del nostro Paese”.